Pasqua, quanto cioccolato per i bimbi? I consigli della pediatra

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Il cioccolato è il protagonista indiscusso della Pasqua, una tentazione irresistibile soprattutto per i più piccoli, che ne fanno scorpacciate. Ma quante golosità è giusto concedere ai bambini in questi giorni di festa? A rispondere è la pediatra Lucilla Ricottini che, in collaborazione con Consulcesi Club, propone una guida in modo che “il consumo di cioccolato nei bimbi sia adatto alla loro età. Seguendo poche semplici regole, infatti, gli fa
bene e li rende felici”.

Ecco le indicazioni dell’esperta.

DA EVITARE PRIMA DEI 24 MESI DI VITA. Il cioccolato è un alimento composto da grassi, proteine e soprattutto ricco di carboidrati, ovvero zuccheri semplici che lo rendono molto calorico. Va dunque consumato con moderazione già solo per questo motivo e comunque non prima dei 24 mesi di vita del bimbo – spiega – perché il fegato dei più piccini non è ancora pronto ad assimilare i grassi saturi. Ma non è questa l’unica ragione: il cioccolato libera istamina e può indurre in alcuni bambini reazioni allergiche quali l’orticaria. Inoltre,  contiene alcune sostanze come la caffeina e la teobromina, ad azione eccitante, e la feniletilamina, che è un precursore di numerosi anfetaminici. Per i più piccini, dunque, la cioccolata diventa un cocktail troppo eccitante.

ATTENZIONE ALLA QUALITÀ. Dal punto di vista nutrizionale, il cioccolato è un alimento ricco di magnesio, fosforo e flavonoidi, preziosi nel combattere l’azione dei radicali liberi – sottolinea la pediatra – e dunque contrastare l’invecchiamento cellulare. Per i primi assaggi dei bambini è importante, ovviamente, che il prodotto sia di ottima qualità, preferibilmente fondente e va somministrato in piccole dosi. Da evitare cioccolatini ripieni di caramello, gianduia ed altre creme, in cui la presenza di grassi e zuccheri è di gran lunga superiore alle sostanze benefiche.

ABITUARE I BAMBINI AL FONDENTE. Questo tipo di cioccolato non è amato da tutti i bambini per via del suo sapore amarognolo, ma è quello che contiene la percentuale maggiore di flavonoidi ad azione antiossidante – ricorda Ricottini – quantità che scende drasticamente passando al cioccolato al latte o a quello bianco. Per farli abituare gradualmente, i genitori possono preparare biscotti e dolci casalinghi con scagliette di cioccolato fondente.

LA CIOCCOLATA RENDE FELICI, MA NON PRIMA DELLA NANNA. Il cioccolato, si sa, contiene serotonina, il neurotrasmettitore che influenza l’umore rendendoci più allegri. Nel caso dei piccoli bisogna stare attenti – raccomanda l’esperta – perché ciò potrebbe provocare un eccitamento eccessivo. Per questo motivo si sconsiglia di mangiare cioccolato nelle ore serali e dopocena, per non rischiare di ritrovarsi bambini che non vogliono andare a dormire o pieni di energia fino a tarda notte.

CHILI DI TROPPO. Privare i bambini delle uova di Pasqua, anche se sono in sovrappeso, è praticamente impossibile anche per i genitori più severi, e genererebbe sentimenti di delusione e isolamento rispetto ai coetanei. Meglio, quindi, preparare in casa delle piccole uova di cioccolato fondente, o anche dei cioccolatini dalle forme divertenti: basta sciogliere a bagnomaria le tavolette di cioccolata e poi versare il cioccolato negli appositi stampi – suggerisce – farlo raffreddare in frigorifero e impacchettare il tutto.

E’ bene che i cioccolati mischiati con altri elementi quali nocciole e cereali vengano inseriti nell’alimentazione di un bambino tra i 3-5 anni perché contengono una percentuale maggiore di grassi e, alla lunga, possono contribuire all’aumento del colesterolo cattivo e  favorire l’obesità.

Se il tempo lo permette, i genitori possono organizzare anche una bella ‘caccia alle uova’: uno spazio all’aperto sarà la cornice ideale per nascondere piccole uova colorate e qualche giocattolo. Anche i bambini paffutelli saranno felici di fare una bella passeggiata per  recuperare il tesoro nascosto, compensando il consumo di qualche golosità in più con un po’ di moto, conclude Ricottini.

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