Previsioni Meteo – Mentre al Centro/Nord Italia inizia una forte ondata di maltempo, il Sud sta per vivere un’eccezionale ondata di caldo che porterà le temperature ancora più in alto rispetto ai picchi di Domenica 11 Marzo, quando in Sicilia la temperatura è arrivata a +28°C e in Calabria abbiamo avuto picchi di +26°C. Stavolta farà ancora più caldo al punto che domani, Venerdì 16 Marzo, in Sicilia e Calabria potranno essere raggiunti i primi +30°C del 2018 in modo eccezionalmente precoce rispetto alla norma, dopo che ieri è stata Mantova la prima località della pianura Padana a superare i +20°C del 2018 con una temperatura massima di +20,6°C. Quest’ondata di caldo, proveniente dal nord Africa, è provocata dal forte scirocco che soffierà impetuoso tra oggi pomeriggio e domani sera su tutto il Sud. Il terreno si sta riscaldando molto rapidamente ai bassi strati, dopo una stagione invernale molto mite: persino le acque del Mediterraneo sono già molto più calde del normale con valori rilevati di +18°C al Sud Italia, come solitamente accade soltanto a metà/fine Maggio. Ed è facile immaginare una stagione primaverile molto calda, non solo perché già delineata dalle previsioni stagionali ma anche perché il caldo non troverà il consueto ostacolo freddo del Mediterraneo a frenare il calo delle temperature e rendere progressivo il riscaldamento dei bassi strati dell’atmosfera. Ne stiamo già avendo numerose prove in questa prima metà di Marzo.
Tra stasera e Sabato mattina farà molto caldo anche nelle ore notturne: saranno due notti dalle temperature estive, con valori notturni rilevati su coste e pianure del Sud (soprattutto Calabria e Sicilia) di oltre +20°C. Poi, da Sabato 17 inizierà un lento calo termico che riporterà un po’ di fresco la prossima settimana, che però al Sud non vedrà temperature molto basse bensì almeno tre forti tempeste Mediterranee che provocheranno piogge torrenziali. La neve, ancora una volta, cadrà soltanto ad alta quota sui rilievi appenninici, in linea di massima oltre i 1.500 metri con qualche episodio intorno ai 1.000 metri nei momenti più freddi. Un colpo di coda dell’inverno molto timido, di cui parleremo meglio nei prossimi aggiornamenti.
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