Astronomia: ecco come cambia il sole durante un ciclo magnetico di 22 anni

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Oltre i miliardi di stelle nella Via Lattea, ce n’è una in particolare, che orbita a 25.000 anni luce dal nucleo galattico, che influenza la Terra giorno dopo giorno, ogni momento. Parliamo, naturalmente, del sole. Mentre il ciclo di attività del sole è stato tracciato per circa due secoli e mezzo, ora l’uso di telescopi spaziali offre una nuova e unica prospettiva della nostra stella più vicina.

Il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO), una collaborazione tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è nello spazio da oltre 22 anni, che corrispondono alla lunghezza media di un ciclo magnetico solare completo. In una nuova immagine dell’ESA, i ricercatori del SOHO hanno riunito 22 immagini del sole, scattate ogni primavera nel corso di un ciclo solare completo. Quando il sole si trova nella fase più attiva, i forti campi magnetici appaiono come macchie luminose nella sua atmosfera esterna, chiamata corona; le macchie solari nere che appaiono come concentrazioni di campi magnetici, invece, riducono la temperatura della superficie del sole anche durante i periodi attivi.

Per tutta la durata dei cicli magnetici del sole, la polarità del campo magnetico si inverte gradualmente. Questa fase iniziale richiede 11 anni e dopo altri 11 anni l’orientamento del campo magnetico ritorna al punti di partenza.

Il monitoraggio dell’intero ciclo di 22 anni ha fornito dati importantissimi per quanto riguarda l’interazione tra l’attività del sole e la Terra, ha migliorato le capacità di prevedere  il tempo meteorologico spaziale e molto altro ancora. Il SOHO ha svelato molte cose sul sole, catturando “terremoti solari”, scoprendo le onde che viaggiano attraverso la corona e raccogliendo dettagli sulle particelle cariche che spinge nello spazio, ciò che viene chiamato vento solare.

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