Space Economy, la Regione Sardegna approva il protocollo per realizzare il sistema satellitare per telecomunicazioni istituzionali Ital-Gov/Sat/Com

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La Giunta della Sardegna ha approvato lo schema di protocollo d’intesa con il Mise (ministero dello Sviluppo economico) per l’attuazione del piano multiregionale nell’ambito dell’intervento Mirror Gov/Sat/Com. Quest’ultimo – si legge in una nota – dovrà sostenere la realizzazione del sistema satellitare per telecomunicazioni istituzionali Ital-Gov/Sat/Com, inserito nel più vasto programma di ‘space economy’. Il protocollo, che oltre alla Regione Sardegna vede coinvolte altre 12 Regioni, favorisce la ricaduta e i benefici degli sviluppi tecnologici della ‘space economy’ sui territori interessati dal programma. A sottoscrivere lo schema di protocollo sarà l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras. Lo prevede una delibera, presentata d’intesa con l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, approvata oggi dall’esecutivo.

La stessa delibera dà mandato all’Autorità di gestione del Por Fesr 2014-2020 di compiere gli atti necessari a predisporre gli strumenti funzionali per attuare il piano multiregionale, del valore complessivo di 100 milioni di euro (oltre 42 milioni a carico del Mise, il resto a valere sulle risorse messe a disposizione dalle Regioni). La Sardegna cofinanzia il piano con due milioni di euro, di cui 833mila destinati proprio al programma inserito nel protocollo d’intesa. Sono previste agevolazioni, nella forma di contributo diretto alla spesa, alle imprese e agli organismi di ricerca che realizzeranno i progetti di ricerca e sviluppo. La stazione appaltante sarà l’Agenzia spaziale italiana, sulla base di un successivo accordo attuativo che dovrà essere stipulato con il Mise. Lo stesso protocollo prevede la costituzione di un comitato tecnico del quale farà parte anche un rappresentante della Regione Sardegna. “Oltre al lavoro che la Giunta svolge per salvaguardare e consolidare il tessuto produttivo esistente, stiamo scommettendo su alcuni settori ad alta intensità tecnologica che diano prospettive di nuovo investimento e nuovo lavoro a imprese e lavoratori”, ha commentato Piras.

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