Nel 2010, l’astrofisico Stephen Hawking aveva detto all’intervistatore Larry King che l’egoismo e la stupidità dell’umanità potrebbero essere la nostra rovina. Recentemente Hawking aveva avuto modo di ribadire in un’altra intervista che “non siamo di certo diventati meno stupidi o egoisti”.
Hawking si faceva intervistare raramente ma in quell’occasione aveva discusso dei potenziali usi positivi dell’intelligenza artificiale, come la possibilità di diagnosticare il cancro prima di quanto sia attualmente possibile. Nonostante questo, Hawking avvisava che le cose potrebbero facilmente sfuggire di mano.
Ecco le sue parole: “I governi sembrano essere impegnati in una corsa alle armi dell’intelligenza artificiale, progettando aerei e armi con tecnologie intelligenti. Il finanziamento a progetti direttamente utili alla razza umana, come il miglioramento degli esami medici, sembra essere qualcosa dalla priorità inferiore. Non credo che i progressi nella tecnologia artificiale saranno necessariamente favorevoli. Una volta che le macchine raggiungeranno la loro fase critica per evolversi da sole, non potremo prevedere se i loro obiettivi saranno uguali ai nostri”.
Alla domanda se l’intelligenza artificiale renderà obsoleta la società umana così come noi la conosciamo, Hawking aveva risposto così: “L’intelligenza artificiale ha il potenziale per evolversi più velocemente della razza umana. Potrebbe coesistere con gli umani e potrebbe permeare ogni aspetto della nostra società: avrà impatti sulle nostre economie, sui nostri processi decisionali e sulle nostre vite”.
In quell’occasione, Hawking aveva affrontato anche il problema dell’aumento dell’inquinamento mondiale e dei livelli di biossido di carbonio come un altro pericolo per l’umanità: “Di questo passo, [la popolazione mondiale] sarà di 11 miliardi entro il 2100. L’inquinamento è aumentato dell’8% negli ultimi 5 anni. Oltre l’80% degli abitanti delle aree urbane è esposto a livelli pericolosi di inquinamento atmosferico”.