Le donne che utilizzano la terapia ormonale della menopausa (MHT) sembrano avere una struttura e una funzione del cuore collegate ad un minor rischio di insufficienza cardiaca, secondo uno studio condotto dalla Queen Mary University of London.
L’effetto di questa terapia ormonale sulla salute cardiovascolare nelle donne in post-menopausa finora è stato controverso e poco chiaro. Dati esaustivi avevano suggerito che la MHT ha un effetto protettivo sul cuore, portando la terapia a essere prescritta regolarmente per prevenire le malattie cardiache, ma gli studi successivi che avrebbero dovuto confermare questa tesi hanno avuto diversi risultati.
Lo studio, finanziato dalla British Heart Foundation, ha esaminato la struttura e la funzione ventricolare sinistra e quelle atriali sinistre di 1.604 donne in post-menopausa che non avevano malattie cardiovascolari, con il 32% che aveva utilizzato la terapia ormonale per almeno 3 anni. I ricercatori hanno scoperto che l’uso della MHT non era associato a cambiamenti avversi nella struttura e nella funzione del cuore. Al contrario, sono stati rilevati risultati cardiovascolari favorevoli, come una mortalità più bassa e un minor rischio di insufficienza cardiaca.
È stata analizzata anche la massa ventricolare sinistra, il cui aumento è collegato ad una maggiore incidenza di eventi cardiovascolari e mortalità. Ebbene, i ricercatori non hanno scoperto una differenza significativa nella massa ventricolare sinistra tra i due gruppi di donne.
Doggett conclude: “Tuttavia, le donne non dovrebbero seguire la MHT per migliorare specificamente la loro salute cardiaca, poiché questo studio non considera tutti i modi in cui la terapia influisce sulla salute cardiovascolare. Per esempio, ci sono alcune prove che suggeriscono che la MHT potrebbe aumentare il rischio di coaguli di sangue, il che significa che sono necessarie ulteriori ricerche per avere un quadro completo. Per la maggior parte delle donne in menopausa, soprattutto quelle sotto i 60 anni, i benefici della terapia superano qualsiasi rischio potenziale. Tuttavia, la situazione di ogni donna è diversa, quindi parlate con il vostro medico per stabilire se la terapia è adatta a voi”.