Sulle vaccinazioni la Campania “ha raggiunto negli ultimi mesi i target di adempimento ministeriale, superando il 95% di copertura vaccinale per la esavalente, e oltre il 92% per la copertura vaccinale del tetravalente e morbillo, recuperando un gap storico della regione”. Così in una nota la Regione Campania, certificando il raggiungimento dell’obiettivo “dell’effetto gregge”.
La Regione, ricorda la nota, “ha aderito immediatamente e con convinzione alla nuova legge sugli obblighi vaccinali istituendo sin dai primi giorni l’anagrafe unica vaccinale, che raccoglie i dati di informatizzati di tutti i nuovi nati dal 2001 al 2017 (ubicata presso Soresa spa). Ad agosto 2017 Regione e Ufficio scolastico regionale hanno inoltre sottoscritto una intesa per lo scambio dei dati. A novembre la Direzione generale della Tutela della Salute ha offerto a tutte le scuole campane per il tramite dei Servizi di epidemiologia e prevenzione regionale i dati della anagrafica vaccinale per semplificare il compito a tutti i dirigenti scolastici regionali”.
Lo scambio dei dati, nel rispetto della tutela dei dati sensibili, è avvenuto attraverso l’attivazione di indirizzi Pec aziendali dedicati. A completamento dello scambio di informazioni tra le scuole (1977 su circa 2800) e le Asl – prosegue la nota – la Direzione generale della tutela della salute, per il tramite di Soresa ha effettuato una verifica delle coperture e inviato i dati a tutte le scuole che ne avevano fatto richiesta. In modo particolare i genitori degli alunni adempienti sono stati informati che per l’anno 2017-18 non occorrevano nuove certificazioni. Gli altri invece sono stati invitati a recarsi presso i centri vaccinali per ritirare l’eventuale certificazione cartacea o effettuare la prenotazione dei vaccini mancanti”.
Il cronoprogramma adottato dalla Regione, sottolinea la nota, “ha dato così la possibilità (circa 60 giorni) a tutte le famiglie di soggetti risultati inadempienti di verificare la propria posizione vaccinale entro e non oltre la data del 10 marzo 2018 prevista dalla legge nazionale. Per l’annualità scolastica 2018-19 la Regione Campania ha informato il Ministero della salute e l’Ufficio scolastico regionale che continuerà ad avvalersi dell’anagrafe vaccinale regionale semplificando l’iter burocratico scolastico come previsto dalla legge”.
Nessun passo indietro. In Sicilia per mettersi in regola con le 10 vaccinazioni obbligatorie previste dal decreto Lorenzin e presentare la relativa documentazione alle scuole, c’è tempo fino al prossimo 30 marzo. Ieri l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale dell’Isola, Roberto Lagalla, d’intesa con il collega Ruggero Razza (delega alla Salute), aveva annunciato lo slittamento del termine, che scadeva appunto ieri, dando tempo ai presidi fino a fine mese per chiudere i cancelli delle scuole per i bimbi da 0 a sei anni non in regola (per i più grandi sarebbero dovute scattare le sanzioni a carico dei genitori). In serata, però, era arrivata la doccia fredda dal ministro Lorenzin.
“Il termine del 10 marzo vale per tutte le Regioni, anche per quelle che hanno aderito alla procedura semplificata” recitava una nota del ministero. Precisazioni che suonavano come uno stop a ogni ipotesi di proroga dei termini. Oggi la nuova comunicazione, questa volta dall’assessorato regionale alla Salute. “Nel rispetto della circolare ministeriale, anche nell’Isola – spiegano gli uffici di piazza Ottavio Ziino -, entro il 20 marzo, le istituzioni scolastiche, acquisite le informazioni da parte delle Asp, inviteranno i genitori a depositare entro dieci giorni il certificato di vaccinazione avvenuta”.
Entro il 30 aprile, poi, i dirigenti scolastici comunicheranno alle Azienda sanitarie provinciali le eventuali violazioni dell’obbligo vaccinale. Nessuna replica e silenzio stampa, invece, dall’assessorato regionale all’Istruzione. Domani, intanto, la Conferenza interregionale di prevenzione, coordinata dalla Regione Veneto, si riunirà per stabilire le modalità operative da seguire riguardo ai soggetti non vaccinati.