Non sarebbe una scelta politica l’interruzione dei test missilistici della Corea del Nord: sarebbe invece una mossa obbligata, dovuta al crollo del principale sito dei test, Punggye-ri, avvenuto durante il collaudo della bomba a idrogeno, la più potente mai realizzata da Pyongyang, nel settembre dell’anno scorso.
E’ la conclusione a cui sono giunti geologi cinesi, dopo aver esaminato le foto satellitari del Monte Mantap dove si trovano i laboratori.
In quei giorni la stampa giapponese aveva riferito che nel crollo erano morte circa 200 persone.
Ora il rischio riguarda la possibile fuga di radiazioni: l’area si trova a meno di 100 chilometri dal confine con la Cina.