Ancora un po’ di tempo per il piccolo Alfie Evans, bimbo con una grave malattia neurologica in fase terminale ricoverato all’ospedale di Liverpool, il cui caso ricorda da vicino quello di Charlie Gard. Dopo un primo sì dei giudici a staccare le macchine che lo tengono in vita, i giovani genitori Tom Evans e Kate James – due ventenni di Liverpool – si preparano a chiedere ai giudici della Corte d’appello di consentire al bimbo di 23 mesi di continuare a ricevere le terapie.
A questo scopo vorrebbero poterlo trasferire al Bambino Gesù di Roma. La Corte, fanno sapere i media britannici, ha fissato l’udienza per lunedì prossimo. Intanto la scorsa notte la polizia è dovuta intervenire mentre centinaia di manifestanti si trovavano fuori dall’ospedale pediatrico dove Alfie è ricoverato da tempo.
La polizia del Merseyside ha spiegato che la protesta di ieri notte davanti all’Alder Hey Children’s Hospital aveva ostacolato l’accesso all’ospedale, per questo si è reso necessario un intervento. Il piccolo ormai da molti mesi è tenuto in vita dalle macchine e i giovani genitori si battono contro la decisione dell’ospedale di staccare tutto, con il sostegno di migliaia di supporter online.
La dimostrazione di ieri notte è arrivata dopo che il giudice dell’Alta Corte aveva espresso la sua comprensione per i genitori del bambino, che stanno tentando il tutto per tutto per non far staccare la spina. Il giudice Sir Anthony Paul Hayden – lo stesso che in febbraio aveva stabilito che i medici dell’Alder Hay potevano interrompere le terapie – ha descritto mercoledì scorso il caso di Alfie come “profondamente ingiusto”, appoggiando un piano di assistenza al fine vita stilato da specialisti.
I dettagli del piano non sono stati rivelati per tutelare la privacy del bimbo. Secondo la Bbc online, i giovani genitori di Alfie vorrebbero portare il piccolo all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, dove continuerebbe a ricevere le cure palliative. Lo stesso obiettivo dei genitori di Charlie Gard. Alfie è ricoverato nell’ospedale inglese dal dicembre 2016 per una malattia neurologica degenerativa non diagnosticata.
I genitori sarebbero pronti a portare il bimbo a Roma con un’ambulanza privata e un volo aereo ad hoc sarebbe in stand by. Parlando con la Bbc online Evans ha spiegato che “non c’è un ordine del tribunale che stabilisce che Alfie debba stare in questo ospedale ora”. La battaglia per il piccolo continua.