Kenya: si apre una mega frattura nella Rift Valley, segno che il continente africano un giorno potrebbe dividersi [GALLERY]

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Dopo un periodo di intense piogge, la strada Mai Mahiu-Narok, in una regione a ovest di Nairobi, in Kenya, è stata divisa da un’enorme frattura di circa 20 metri d’ampiezza e 50 di profondità in alcuni punti.

Il geologo David Adede ha dichiarato che la frattura probabilmente in precedenza era riempita dalla cenere vulcanica del vicino Monte Longonot. Questo significa che lo spazio si è creato solo quando le piogge hanno lavato via la cenere. Secondo quanto riportato, la frattura si è aperta rapidamente. Un residente ha visto lo squarcio aprirsi attraverso la sua casa. È a malapena riuscito a raccogliere alcuni effetti personali prima che l’abitazione crollasse.

Ma cosa ha causato la frattura inizialmente?

Lo squarcio, solo recentemente esposto dal suo nascondiglio nella Terra, fa parte della Great Rift Valley (“Grande fossa tettonica” in italiano), costituita da molteplici fratture che attraversano lo stesso sistema.

Una fossa tettonica si riferisce ad una regione di pianura dove le placche tettoniche si crepano o si separano. Il grande squarcio che si è creato in Kenya fa parte dell’East African Rift, lunga circa 6.000 km.  Nell’East African Rift ci sono due sistemi più piccoli chiamati Gregory Rift e Western Rift ed entrambi sono punteggiati di vulcani. Le spaccature si stanno allargando poiché due placche tettoniche, la placca somala ad est e la placca nubiana ad ovest, si separano l’una dall’altra.

Alla fine, la placca somala potrebbe separarsi completamente da quella nubiana e formare una massa terrestre separata, paragonabile al Madagascar o alla Nuova Zelanda. Fortunatamente, per coloro che vivono nella zona, la separazione non è prevista prima di 50 milioni di anni, ma gli effetti di tale separazione continueranno a farsi sentire.

Secondo quanto riportato, le autorità dei trasporti danno spesso la colpa alla frattura per i problemi alle infrastrutture, compresa una nuova rete ferroviaria. Secondo fonti locali, nei giorni successivi alla formazione della frattura, lo squarcio è stato riempito con un mix di cemento e rocce ed è stato riutilizzato come strada.

La ricercatrice Lucia Perez Diaz, dell’University of London, ha dichiarato che la frattura si separerà lentamente a ritmi diversi. La regione settentrionale è ricoperta di rocce vulcaniche, che significa che potrebbe essere la prima regione a separarsi.

La regione ha prodotto alcune delle scoperte archeologiche più importanti della storia ed è stata soprannominata “la culla dell’umanità”. Il “Ragazzo di Turkana”, un fossile ominide di 1.5 milioni di anni, è stato trovato lì e rappresenta una prova importante per ricostruire il nostro passato preistorico.

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