Chi detta le tendenze in fatto di mete da vacanza per l’estate 2018? Gli operatori del turismo non hanno dubbi: Instagram. Il social network basato sulle fotografie è capace di decretare il successo di una destinazione, di suggerire mete emergenti per gli utenti sempre assetati di novità e anche di modificare le abitudini dei turisti, soprattutto i millennial.
«Anche in Italia ormai è un trend: non è raro che un cliente mostri a un nostro consulente una foto trovata su Instagram chiedendoci di ripetere l’itinerario o l’esperienza legata a quel luogo» spiega Eleonora Sasso del reparto marketing di CartOrange, la più grande azienda italiana di consulenti di viaggio, specializzata in viaggi personalizzati. Perché proprio le foto del social network? «Perché sono percepite come spontanee e non patinate, postate da viaggiatori come noi, con abitudini, gusti e possibilità simili alle nostre» continua Eleonora Sasso.
Ma c’è anche un’altra richiesta che i consulenti si sentono rivolgere di frequente, spiega Eleonora Sasso: quella di suggerire mete nuove e insolite. «Questo perché, se da un lato si prende spunto dai social, dall’altro ogni viaggiatore ha il desiderio di fare un viaggio unico e diverso da tutti gli altri. Anche per poterlo, a sua volta, fotografare e condividere». E così, il cerchio si chiude.
L’autenticità è l’idea alla base della Foto Community di CartOrange, che con l’hashtag #ioviaggioCartOrange raccoglie le immagini dei viaggiatori che si sono affidati ai consulenti di viaggio per una vacanza su misura, spesso arricchita da esperienze insolite: ci sono scatti dei Neko Café (le caffetterie dove lo spazio è condiviso con gatti domestici) di Tokyo, ai cortili nascosti dell’Havana, Cuba, dal villaggio degli Hobbit in Nuova Zelanda alle ghost town della Death Valley, negli Stati Uniti. E poi i “taxi acquatici” di Lombok, Indonesia, il Québec nella sua veste autunnale, la Bali meno turistica delle risaie e dei villaggi, gli elefanti che fanno il bagno nel fiume in Sri Lanka, il panorama notturno dai grattacieli degli Emirati Arabi, i deserti di sale e le lagune colorate degli altopiani della Bolivia.
Fra queste anche molti scatti degli stessi consulenti CartOrange, che sono i primi a sperimentare gli itinerari che propongono e sanno dare consigli e assistenza. «Instagram e i social sono un utile catalogo di idee, ma per i viaggi strutturati il fai da te non è la strada giusta, e i viaggiatori più evoluti lo hanno capito –conclude Eleonora Sasso– L’ispirazione diventa il punto di partenza per confezionare un viaggio su misura, curato in ogni dettaglio, con il supporto di un consulente esperto in grado di mettere al riparo da brutte sorprese».