“Nella vita ho scelto di produrre politica, trovando molti aspetti in comune con chi ha scelto di produrre ricerca scientifica. Dal 2008 faccio parte dell’Associazione Luca Coscioni che della validità e della libertà del metodo scientifico è la principale promotrice in Italia, un paese in clamoroso ritardo quanto a valori democratici e liberali.
Anche se utilizzano modalità e strumenti differenti, la Politica e la Scienza hanno il compito di finalizzare il loro rispettivo operato al benessere di tutti. Questo è il motivo per cui sono da sempre affascinato da entrambe, e soprattutto entrambe mi incentivano a essere attivo e propositivo, nonostante le difficoltà e le sfide che la vita mi pone.”
Dall’11 al 13 aprile al Parlamento Europeo l’Associazione Coscioni ha tenuto la quinta riunione del Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica convocato con un appello per il Diritto alla scienza promosso da propio da Marco Gentili, e sottoscritto, tra gli altri, anche dal Premio Nobel per la medicina Sir Richard J. Roberts.
Marco Gentili, 29 anni, affetto da Sclerosi Amiotrofica Laterale, da anni si batte per i diritti umani a partire da quelli dei malati, è stato anche consigliere comunale della sua Tarquinia.
Nel suo intervento Gentili ha voluto ricordare Stephen Hawking “uno dei rappresentanti più lodevoli della scienza moderna da poco scomparso, che vincolato a una progressiva immobilità iniziata dall’età di 25 anni, è rimasto fedele al principio della libertà della scienza senza ingerenze e intromissioni. Dialogo e consapevolezza che, in molti casi, e questo interessa anche la ricerca scientifica, mancano mentre accade che si favorisca una divulgazione acritica, spesso disinformata o legata a logiche di mercato che vogliono accondiscendere le aspettative del pubblico, provocando nell’opinione pubblica un disorientamento a fronte di una politica appannata da, se non succube di, interessi economici e clientelari.”
Il Congresso mondiale ha visto la partecipazione del Commissario europeo per la salute Vytenis Andriukaitis e tra i 50 relatori relatori, il Professor Mikel Mancisidor, del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti economici, sociali e culturali; Tracey Brown, Direttore di Sense About Science; Jessica Wyndham, dell’American Association for the Advancement for Science, Emma Bonino. Michele De Luca, che ha guidato un team che ha recentemente ingegnerizzato la pelle di un “bambino farfalla” con il suo team, Guido Silvestri le cui ricerche son vicine a sconfiggere l’HIV/AIDS, Pete Coffey, il cui team a Londra ha recentemente fatto leggere due suoi malati con problemi di retina; Rebecca Gomberts, che per anni ha aiutato le donne irlandesi a ottenere interruzioni di gravidanza sicure e che hanno portato al voto sul prossimo referendum irlandese; Giulio Cossu esperto mondiale di medicina rigenerativa, Roberto Defez, tra i massimi esperti italiani di organismi geneticamente modificati, Gilberto Corbellini, del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
“Da portatore di Sclerosi Laterale Amiotrofica Familiare trasmessa con modalità chiamata autosomica recessiva” ha concluso il co-presidente Marco Gentili “annuncio sin d’ora il mio impegno, e vorrei che foste con me e con l’Associazione Luca Coscioni per spezzare le catene dei proibizionismi e delle crescenti forme di monopolio nella scienza che violano le libertà fondamentali e i diritti umani di tutti e ciascuno”.
CONCLUSIONI della quinta riunione del Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica
I partecipanti del 5°Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica auspicano che il nono programma quadro dell’Unione europea (2021 – 2027) attualmente in preparazione tenga conto prioritariamente del diritto alla scienza e sue implicazioni e applicazioni e lanciano un appello affinché tutti gli Stati Membri dell’ONU che ancora non l’hanno fatto ratifichino il Patto Internazionale sui Diritti Economici Sociali e Culturali e il suo protocollo addizionale.
Inoltre, per promuovere e massimizzare l’esito di queste attività a favore della libertà di ricerca scientifica, i partecipanti invitano tutti a fare il possibile per accompagnare il processo di preparazione del “Commento Generale” delle Nazioni Unite sul “diritto alla scienza” anche attraverso la mobilitazione e il coordinamento dei soggetti interessati e delle organizzazioni della società civile.
I partecipanti ritengono infine che debba essere promosso un comitato internazionale per la promozione della “Scienza per la Democrazia”.