Da tempi immemori l’umanità ha celebrato la rinascita della natura e la sua ritrovata fertilità con suggestivi riti propiziatori. Le origini dell’attuale 1 maggio, Festa del lavoro, a ben vedere, sono antichissime. Basta pensare che nell’antica Roma, il primo giorno di maggio, si tenevano i Floralia, festeggiamenti in onore di Flora, dea della primavera e dei fiori, tra canti, danze e processioni. Nelle terre celtiche scoprirono che il 1 maggio era tempo di Beltane, con falò accesi sui colli ad accogliere la bella stagione ed il rinnovarsi della vita, il bestiame fatto uscire dai ricoveri invernali e lasciato libero al pascolo. Per i popoli germanici e scandivavi, l’equivalente di Beltane era la famosa notte di Valpurga, in cui si accendevano falò per scacciare streghe e spiriti maligni. Ben presto Floralia e Beltane confluirono nel Calendimaggio.
Primo maggio: dal Calendimaggio alla Festa del lavoro
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