La selezione fa più intelligenti: chi ha pochi amici ha un quoziente intellettivo più alto

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“Meglio pochi ma buoni” o “dimmi quanti amici hai e ti dirò se sarai felice”, questi sono dei proverbi molto utilizzati al giorno d’oggi in cui spesso la quantità non corrisponde con la qualità delle persone che ci circondano. L’amicizia è un’importante risorsa nella nostra vita, possiamo avere anche migliaia di conoscenti, ma la più grande benedizione rimane quella di trovare almeno un amico che è più affezionato di un fratello. E’ molto importante e necessario avere degli amici su cui contare, con cui comunicare e confrontarsi, ma è emerso soprattutto nell’epoca dei social network dove corriamo il rischio di avere molte amicizie virtuali caratterizzate dalla superficialità, di avere amici di circostanza che non portano a nessun benefico.

E’ emerso che, secondo uno studio, le persone con un quoziente intellettivo più alto sentono meno il bisogno di interagire e di confrontarsi con gli altri. Le persone più intelligenti non si dedicano molto alla ricerca di amicizie, circondandosi di pochissimi amici. Nonostante ciò ne si sentono ne si mostrano come persone infelici anzi tutt’altro. I ricercatori hanno cercato di rispondere alla seguente domanda: bisogna veramente avere degli amici per essere felici e pienamente soddisfatti della propria vita? A questo scopo, hanno effettuato uno studio su 15 mila persone di età compresa tra i 18 e i 28 anni; ragazzi e ragazze che vivono in luoghi con diversa densità di popolazione e che comunicano con i loro amici con frequenze diverse. Gli psicologi hanno affermano che le persone che vivono in luoghi ad alta densità di popolazione, di solito, si sentono meno felici. In secondo luogo, per sentirsi appagati e sereni, gli intervistati devono frequentare delle persone che condividono il loro pensiero: più stretta è la comunicazione, maggiore sembra essere il livello di felicità che si può raggiungere. I ricercatori sostengono, però, che le persone più intelligenti sono un’eccezione a questa regola. Più alto è il quoziente intellettivo, minore è la necessità di interagire con gli amici e di ottenere un riconoscimento nel gruppo. Il cervello di una persona intelligente funziona infatti in modo diverso in quanto l’attività sociale non rappresenta una necessità di vita; le persone intelligenti, di conseguenza, hanno pochi amici ed una piccola cerchia sociale. Le persone intelligenti preferiscono infatti impegnarsi per conseguire importanti risultati a lungo termine piuttosto che  fare amicizia e mantenere in vita i rapporti interpersonali. La socializzazione rischia di distrarli dall’obiettivo principale e di alterare la loro armonia interiore. Le persone intelligenti hanno quindi pochi amici e solo occasionalmente sentono il bisogno di interagire intimamente con gli altri.

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