Il processo di decadimento naturale della stazione spaziale cinese Tiangong-1 è giunta al suo epilogo, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre e infine impattando nell’Oceano Pacifico alle ore 00.16 UTC (02.16 ora italiana).
Tiangong-1 ha concluso così la sua storia, dopo avere trascorso in orbita 2.375 giorni e 21 ore.
Il comitato tecnico scientifico, riunito in seduta permanente presso la sede del Dipartimento della protezione Civile, sulla base degli ultimi dati forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), ha escluso la possibilità che uno o più frammenti della stazione spaziale Tiangong-1 abbiano impattato sul territorio nazionale.
La nota dell’agenzia spaziale cinese Cmseo
Secondo quanto riferito dall’agenzia spaziale cinese Cmseo, la stazione spaziale cinese ‘Tiangong 1’ è rientrata nell’atmosfera terrestre alle 08:15 (ora di Pechino) ed è precipitata nel Pacifico meridionale senza provocare alcun danno. La maggior parte della struttura sarebbe andata distrutta durante l’ingresso nell’atmosfera.
Cos’era il “Palazzo Celeste”
Il ‘Palazzo celeste’ è stato uno dei più grandi veicoli a rientrare in modo incontrollato sulla Terra negli ultimi due decenni. Era più grande infatti del satellite della Nasa Atmospheric Research, andato fuori controllo nel 2011 e anche del satellite europeo Goce, rientrato anch’esso in modo incontrollato nell’atmosfera nel 2011.
Tiangong-1 ha smesso di inviare dati nel marzo 2016, cosa che ha determinato la fine della missione: ha ricevuto tre visite da parte delle capsule Shenzhou “nave divina”. La prima nel novembre 2011, con un veicolo senza pilota, per testare il sistema di attracco; poi nel 2012 e 2013 le missioni hanno portato a bordo tre astronauti ogni volta, rimasti per due settimane nella piccola stazione orbitale. Il suo successore, Tiangong-2, è stato lanciato il 15 settembre 2016 dal Jiuquan Satellite Launch Center nel nordovest della China.
Il rientro della stazione spaziale sulla Terra non è stato il primo della storia: già nel 1991 la stazione sovietica Salyut 7, di 20 tonnellate si è schiantata sulla Terra mentre era ancora collegata a un’altra stazione spaziale dello stesso peso. Nel 1979, parti dell’enorme stazione spaziale Skylab di 77 tonnellate della NASA hanno aggiunto Perth, nell’Australia occidentale.