Terremoto, tante scosse al Centro e al Sud Italia: le faglie che fanno ballare lo Stivale in questo Aprile 2018 [DATI]

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Terremoto – E’ un Aprile estremamente sismico in tutt’Italia: dopo un periodo di quiete moderata, negli ultimi giorni la terra è tornata a tremare in modo intenso e frequente nel nostro Paese. Tutto è iniziato Domenica 8 Aprile quando, alle 16:37, una scossa sismica di magnitudo 4.0 ha colpito il mar Jonio con epicentro poco al largo dell’isola di Passo, in Grecia, poco a Sud di Corfù, a 38km di profondità. La scossa è stata avvertita anche in Puglia e Calabria, da Brindisi a Crotone, seppur in modo lieve e senza provocare – fortunatamente – alcun tipo di danno.

Poi nella notte di Martedì 10 Aprile, alle 05:11 del mattino, abbiamo avuto la forte scossa appenninica di magnitudo 4.6 con epicentro tra Marche e Umbria ad appena 8km di profondità: avvertita distintamente a Roma, Perugia, Ancona e Firenze, ha provocato danni nelle zone già terremotate in modo particolare nelle Marche, dove tante persone sono scappate dalle loro abitazioni. L’incubo del terremoto si è ri-materializzato in una zona che da ormai quasi due anni non trova pace. A Muccia nelle casette antisismiche realizzate dalla protezione civile si sono verificati crolli di pensili all’interno delle abitazioni, sfiorando così la tragedia. Dopo la scossa è stato necessario evacuare sei famiglie dalle loro case.

Il danno maggiore sempre a Muccia dove è crollato il campanile della chiesa del ‘600 di Santa Maria di Varano. Altre scosse di magnitudo superiore a 3 hanno colpito l’area Appenninica, anche in Abruzzo e a L’Aquila, negli ultimi giorni. La zona colpita dal Terremoto negli ultimi giorni – secondo gli esperti – si e’ attivata a fine ottobre 2016, tra il 26 e il 30 ottobre quando si sono registrati alcuni dei piu’ forti eventi sismici come quelli del 26 ottobre di magnitudo 5.4 e magnitudo 5.9 e quello di magnitudo 6.5 del 30 ottobre 2016. Negli ultimi mesi del 2017 sono stati localizzati una media di 30-40 eventi al giorno. Ai primi di marzo 2018 la sismicita’ e’ cresciuta aumentata superando in un caso i 100 eventi al giorno e anche in questi primi giorni di aprile si e’ andati oltre i 140 eventi al giorno. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia non e’ prevedibile stabilire se vi saranno altre scosse di magnitudo elevata.

Poi ancora stamattina alle 06:41 una scossa di magnitudo 3.3 ha colpito la Toscana meridionale: paura tra Siena e Grosseto, gente in strada a Monterotondo Marittimo dove alcuni muri si sono crepati. Paura anche a Cecina, Massa Marittima, Volterra, Pomarance, Campiglia Marittima, Rosigliano Marittimo, Follonica, Poggibonsi e la stessa Siena. La scossa è stata molto superficiale (meno di 8km di profondità) quindi nelle zone più vicine all’epicentro è stata avvertita con un risentimento particolarmente elevato, fino al V grado Mercalli nella zona più vicina all’epicentro. Verifiche tecniche sono in corso in tre appartamenti di Monterotondo Marittimo per alcune crepe nei muri ma al momento non sembrerebbe necessario procedere alla loro evacuazione. Il sindaco Giacomo Termine ha detto che in seguito alla scossa tanta gente e’ scesa in strada. “E’ stato impressionante” ha detto spiegando che il terremoto “e’ durato molto a lungo. Non e’ stato come quello degli anni ’70 ma sicuramente molto intenso. Alcune persone – ha precisato – sono scese in strada ma non ci sono stati feriti“.

Pochi minuti dopo, alle 06:48, una scossa di magnitudo 3.7 colpiva il mar Jonio tra Calabria meridionale e Sicilia: distintamente avvertita in una vasta area da Reggio Calabria, Messina, Vibo Valentia e Barcellona Pozzo di Gotto fino a Catania, Siracusa, Augusta, Floridia, Capo d’Orlando e Palazzolo Acreide. La scossa si è verificata ad oltre 36km di profondità quindi le onde sismiche si sono propagate fino a grandissima distanza, avvertite su tutta la Sicilia orientale e su tutta la Calabria meridionale.

Numerose le scosse sismiche di magnitudo superiore a 3 che negli ultimi tre giorni hanno colpito l’Italia, in varie zone e in varie Regioni. Una situazione che purtroppo non lascia dormire sonni tranquilli alla popolazione, con la consapevolezza che l’Italia è molto indietro sul tema della prevenzione. L’unica arma anti-sismica che però troppo tardi decideremo di affrontare in modo serio e adeguato.

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