Tumori: Ieo di Milano e Gemelli di Roma al “top” per le cure di seno e utero

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Sono tra le neoplasie più diffuse tra le donne: il cancro al seno ne colpisce 1 su 8, mentre quello all’utero conta circa 8.000 nuove diagnosi ogni anno ed è il più frequente carcinoma ginecologico dopo quello alla mammella. Di questi tumori, però, si muore sempre meno. Merito delle campagne di prevenzione e dei progressi fatti nelle diagnosi e nelle cure. Ma a quali strutture è meglio affidarsi? Ebbene, l’Istituto europeo di oncologia di Milano (Ieo) si riconferma primo per numero di interventi per tumore al seno e il Policlinico universitario Gemelli di Roma guida la classifica per volume di interventi per tumore all’utero e isterectomia. E’ quanto emerge dai dati del portale www.doveecomemicuro.it, sito di public reporting delle strutture sanitarie italiane.
In occasione della Giornata nazionale della salute della donna, in programma domenica 22 aprile, è stato realizzato un approfondimento sulle più diffuse patologie femminili. Le classifiche degli ospedali italiani più performanti per volume di interventi per tumore al seno, all’utero e isterectomia, sono basate sui dati aggiornati del Programma nazionale esiti 2017. Eccole:
Interventi chirurgici per tumore maligno all’utero: le 5 strutture che in Italia effettuano un maggior numero di interventi sono Policlinico universitario Gemelli di Roma (876); Ieo – Istituto europeo di oncologia di Milano (401); Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna (189); ospedale Sant’Anna di Torino (173); Consorziale Policlinico di Bari (172).
Interventi chirurgici per isterectomia. Le 5 strutture che in Italia effettuano un maggior numero di interventi sono: Policlinico universitario Gemelli di Roma (1.431); Ospedale Sant’Anna di Torino (744); Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna (596); Ieo – Istituto europeo di oncologia di Milano (576); ospedale Filippo del Ponte di Varese (541).
Interventi chirurgici per tumore della mammella. Le 5 strutture che in Italia effettuano un maggior numero di operazioni sono: Ieo – Istituto europeo di oncologia di Milano (2.886); Istituto clinico Humanitas di Rozzano (MI) (969); ospedale Sant’Anna di Torino (942); Policlinico universitario Gemelli di Roma (905); Istituto nazionale dei tumori di Milano (896).
Nell’eventualità di doversi sottoporre a un intervento è importante orientarsi su ospedali che offrono le maggiori garanzie. “Il primo elemento di cui tenere conto – spiega Elena Azzolini, medico specialista in Sanità pubblica e componente del comitato scientifico di www.doveecomemicuro.it – è l’alto numero di interventi annui. L’associazione tra volume ed esiti, infatti, è dimostrata dalle evidenze scientifiche. Per quanto riguarda il tumore al seno, in particolare, il regolamento del ministero della Salute e le linee guida internazionali fissano come soglia minima 150 interventi all’anno”.
La buona notizia è che dal 2010 al 2016 si è assistito a un aumento progressivo dei centri in linea con i parametri fissati: nel 2010 erano 110 mentre nel 2016 hanno raggiunto quota 140. Ma si tratta di appena un terzo del totale. Il 28%, se si considerano solo le strutture che eseguono almeno 5 interventi all’anno (o il 33% se si tiene conto solamente di quelle che ne eseguono almeno 10): il 51% si trova al nord, il 26% al centro e il 23% al sud.
Si tratta di una percentuale molto bassa. Nelle 140 strutture in linea con i parametri fissati, però, si concentra il maggior volume di attività. È intuibile che negli altri centri si facciano davvero pochi interventi. Va da sé che strutture che eseguono 10 interventi all’anno non possono offrire le stesse garanzie di quelli che ne fanno 200 o 2.000“, dice Paolo Veronesi, direttore della Divisione di senologia chirurgica dell’Ieo.

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