Tumori: nuova combinazione di farmaci, è italiano il primo studio al mondo

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La Fondazione Nibit – Network italiano per la bioterapia dei tumori presenterà il 16 aprile al congresso annuale dell’American Association for Cancer Research (Aacr) in programma a Chicago, i risultati preliminari dello studio Nibit-M4, pensato per valutare per la prima volta la combinazione di un farmaco epigenetico e di un farmaco immunoterapico nel trattamento del melanoma metastatico, completamente made in Italy e supportato in parte da Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro).

Un risultato di estrema rilevanza per la ricerca italiana, che si eleva ancora una volta a protagonista assoluta in un contesto scientifico di altissimo livello internazionale.

Lo studio Nibit-M4 (Nct02608437), di fase 1b, arruola 19 pazienti con melanoma metastatico con l’obiettivo di valutare la combinazione, in sequenza, di un farmaco epigenetico di seconda generazione, la guadecitabina, che agisce sul Dna delle cellule tumorali inducendovi modificazioni chimiche, con l’anticorpo anti-Ctla4 ipilimumab.

L’epigenetica, branca della genetica che studia le modificazioni ereditabili che modulano l’espressione genica, pur non alterando la sequenza del Dna, ha dimostrato infatti di avere un ruolo importante in molti dei meccanismi di crescita e progressione tumorale, nonché nel potenziare l’immunogenicità delle cellule tumorali e il loro più efficace riconoscimento da parte del sistema immunitario.

Nibit-M4 è il primo studio di questo genere (combinazione farmaco epigenetico-immunoterapia) sui tumori solidi al mondo a essere presentato. Altri studi internazionali che indagano l’utilizzo di questa innovativa strategia terapeutica sono in partenza o in corso, anche in funzione dei dati generati dalla Fondazione Nibit. Una nuova strategia, dunque, condivisa da gruppi di ricercatori diversi a livello internazionale, con l’obiettivo comune di migliorare l’efficacia dei trattamenti immunoterapici.

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