Tre milioni e 400 mila euro sono stati devoluti finora a 230 organizzazioni no profit che si occupano di progetti di educazione, screening, sostegno e trattamento a favore delle donne con il tumore al seno: e’ uno dei dati resi noti dal presidente nazionale della Komen, Riccardo Masetti, che oggi ha partecipato a Bari alla seconda riunione organizzativa della Race for the cure, la manifestazione per la lotta ai tumori, che animera’ il capoluogo pugliese dal 25 maggio, data di apertura del Villaggio Race al 27 maggio quando si correra’ per la 5 e la 2 chilometri.
Oltre a Masetti, all’incontro erano presenti la presidente regionale, Linda Catucci; la vicepresidente nazionale, Daniela Terribile e Rita Dalla Chiesa testimone di solidarieta’ Komen. E’ intervenuto anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il quale ha definito l’iniziativa “un grande momento di unita’, di umanizzazione e anche di sprone al sistema sanitario regionale per quanto riguarda la cura dei tumori al seno”. “In questi anni – ha aggiunto il governatore della Puglia – abbiamo rafforzato le breast unit e in generale tutta la medicina di genere, quindi sosteniamo questa iniziativa e continueremo a farlo sempre piu’ intensamente”.
“Grazie alla Race for the Cure – ha sottolineato Masetti – sono state effettuate oltre 60mila prestazioni mediche gratuite a donne a rischio aumentato di un tumore al seno o in condizioni di disagio socio-economico”. Il comitato pugliese della Susan G. Komen – e’ stato inoltre annunciato – rafforza la sua presenza sul territorio costituendo per la prima volta un comitato d’onore e uno clinico-scientifico.
Anche questa volta Rita Dalla Chiesa, testimone di solidarieta’ della Race di Bari ha voluto prendere parte alla riunione organizzativa ricordando “il ruolo fondamentale dei volontari che rendono tutto questo possibile e il coraggio e la forza delle donne in rosa, esempio di resilienza per tutti noi”. Il prossimo appuntamento della Komen e’ per lunedi’ 9 e martedi’ 10 ad Altamura, dove fara’ tappa la Carovana della prevenzione, con le sue unita’ mobili di mammografia, ginecologia e terapie integrative. Consentendo a donne in condizione di disagio socio-economico di poter accedere gratuitamente a screening e consulenze mediche.