Vaccini, morbillo: “Da Gennaio l’80% dei casi in Sicilia, Lazio, Calabria e Toscana”

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I vaccini sono uno strumento indispensabile per prevenire le malattie e un mezzo fondamentale per ridurre la disuguaglianza del livello di salute globale. L’immunizzazione rappresenta, infatti, una delle scoperte mediche di maggior successo ed economicamente vantaggiose che nella storia dell’umanita’ ha salvato piu’ vite. Basti pensare che, negli ultimi 50 anni, i vaccini hanno salvato piu’ di 500 milioni di persone e attualmente, anche con un utilizzo non ottimale, ne risparmiano circa 2,5 milioni ogni anno.

Per ribadire il messaggio che la vaccinazione e’ una conquista alla quale non dobbiamo e non possiamo rinunciare, dal oggi al 29 aprile 2018 l’Organizzazione mondiale della Sanita’ lancia la Settimana dell’immunizzazione che, con il messaggio ‘Prevenire, proteggere, immunizzare’, vuole aumentare la consapevolezza dell’importanza della vaccinazione come diritto individuale e responsabilita’ condivisa per prevenire le malattie infettive. Quello della prevenzione e’ un obiettivo cruciale che l’Istituto Pasteur Italia condivide con la Rete dei 33 istituti nel mondo.

E in tal senso, la vaccinazione e’ uno dei piu’ potenti strumenti che abbiamo a disposizione perche’ protegge l’uomo da malattie gravi e potenzialmente mortali: non a caso e’ considerata l’indicatore dello stato di salute mondiale. Tuttavia, a livello globale 19,4 milioni di bambini nel mondo non sono ancora pienamente protetti da malattie facilmente evitabili e prevenibili grazie ai vaccini, tra queste anche il morbillo. Nonostante sia disponibile un vaccino sicuro ed efficace, il morbillo resta una delle principali cause di morte tra i piu’ piccoli. Nel 2017, in Europa, il morbillo ha ucciso 35 persone e ne ha colpite 21.315, cioe’ il 400% in piu’ rispetto al 2016, in cui invece era stato segnato un ‘record’ al ribasso con 5273 casi.

Quindici i Paesi teatro delle epidemie piu’ consistenti, di cui i primi tre sono stati Romania (5562), Italia (5006) e Ucraina (4767). Nel nostro Paese, solo nei primi mesi del 2018 (dal primo gennaio al 28 febbraio), 16 Regioni hanno segnalato 411 casi di morbillo, di cui 188 nel mese di gennaio e 223 nel mese di febbraio, inclusi 2 decessi. Oltre l’80% dei casi si e’ verificato in 4 Regioni: Sicilia (177), Lazio (108), Calabria (36) e Toscana (20). La Regione Sicilia ha riportato l’incidenza piu’ elevata (21 casi/ 100.000 abitanti).

Il 91% circa dei casi era non vaccinato al momento del contagio, e un ulteriore 4,5% aveva ricevuto solo una dose. Il 43% ha sviluppato almeno una complicanza, mentre oltre il 60% dei casi e’ stato ricoverato. Sono decedute per morbillo due persone, non vaccinate, rispettivamente di eta’ 38 e 41 anni, entrambe per insufficienza respiratoria. Nello stesso periodo sono stati segnalati 3 casi di rosolia.

“Vaccinarsi rappresenta un atto di responsabilita’ collettiva- spiega la professoressa Angela Santoni, direttore scientifico dell’Istituto Pasteur Italia e immunologa all’Universita’ Sapienza di Roma- Nella vita quotidiana anche le malattie piu’ comuni possono avere complicanze serie. Ne e’ un esempio il morbillo: una malattia che puo’ causare polmonite, encefalite e in un caso su mille puo’ portare anche alla morte. Vaccinarsi vuol dire proteggere non solo noi stessi ma anche la collettivita’. Questo perche’ quando tutti gli individui sono protetti si impedisce agli agenti patogeni di circolare e infettare anche le persone che, spesso per motivi di salute, non possono essere vaccinate. Per fare un esempio, basta pensare ai bambini leucemici che hanno il sistema immunitario compromesso dalle terapie impiegate per combattere il cancro. Questo potente valore sociale della vaccinazione e’ noto come immunita’ di gregge”.

I vaccini sono i farmaci piu’ efficaci e sicuri attualmente in commercio, ma nonostante questa evidenza scientifica, i dati non riescono a rassicurare la resistenza culturale di una parte della societa’ che continua a nutrire dubbi e timori nei loro confronti. Paradossalmente e’ proprio nei paesi occidentali, dove i vaccini hanno ottenuto i risultati piu’ importanti, che emergono le maggiori resistenze, specie nella parte istruita e benestante della popolazione.

Si e’ infatti registrato negli ultimi anni un lieve e costante calo delle vaccinazioni in diversi paesi, tra cui il nostro, che hanno raggiunto soglie critiche di sicurezza per alcune malattie. In Italia si e’ registrato un aumento della copertura vaccinale fino al 2010, seguito da un trend in calo. In particolare, le coperture per i vaccini obbligatori si sono mantenute al di sopra della soglia target del 95% dal 2002 al 2013 per poi diminuire fino a circa il 93%.

La copertura vaccinale per morbillo, parotite e rosolia (Mpr), per esempio, e’ aumentata dal 2000 al 2010, fino a raggiungere il 91%, per poi diminuire drasticamente fino all’81,8%. Numeri che restano ancora lontani dal tasso di copertura del 95% raccomandato dall’Oms, in grado di garantire l”immunita’ di gregge’. A livello globale tra il 2000 e il 2015 si stima che la vaccinazione abbia prevenuto circa 20,3 milioni di morti, ciononostante, ogni anno 1,5 milioni di bambini muoiono ancora a causa di malattie infettive prevenibili.

Se da una parte sempre piu’ bambini hanno accesso ai programmi di immunizzazione, dal 2010 a oggi l’aumento della copertura globale e’ stata appena dell’1%. La situazione e’ allarmante anche in Europa dove su 10,7 milioni neonati ogni anno circa 650.000 non ricevono la serie completa delle tre dosi di vaccino contro difterite, tetano e pertosse nel primo anno.

“Il messaggio importante da lanciare – ha aggiunto Santoni- e’ che se non viene mantenuto un livello ottimale di copertura vaccinale, malattie che sono state temporaneamente eliminate in Italia, come poliomielite o difterite, potrebbero nuovamente riemergere perche’, nell’era della globalizzazione, siamo tutti potenziali bersagli per gli agenti infettivi che circolano nel mondo. Quando invece vengono mantenute coperture vaccinali sufficientemente alte si impedisce ai patogeni di circolare fino alla loro scomparsa permanente. Non solo, l’incremento della copertura vaccinale contribuirebbe anche a ridurre l’utilizzo degli antibiotici e quindi a prevenire lo sviluppo di microbi resistenti a questi farmaci”.

LA RILEVANZA DELLA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA – L’Istituto Pasteur Italia e’ sempre attento a sensibilizzare i cittadini sul valore sociale della vaccinazione. Il programma e’ particolarmente ben avviato nell’ambito delle scuole. Da una felice collaborazione con Ibsa Foundation for Scientific Research e’ nata la collana ‘I Ragazzi di Pasteur’ (Carocci editore). Una serie di libri in cui un testo di argomento scientifico scritto da un esperto nel campo e’ accompagnato da un fumetto realizzato (Scuola Romana dei Fumetti) sulla base di una sceneggiatura scritta da studenti di scuola.

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