L’analisi dell’Ispra sui pesticidi nelle acque “conferma il sostanziale fallimento del Pan Pesticidi (Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci) in scadenza nel febbraio 2019 e attualmente in corso di revisione”.
Lo afferma il Wwf evidenziando “la sostanziale non applicazione in campo delle linee guida predisposte dai tre ministeri (Politiche agricole, Ambiente e Sanita’) in attuazione del Pan proprio per la riduzione dell’impatto dei pesticidi nelle acque e nelle aree naturali protette e siti Natura 2000″.
Per l’Associazione ambientalista “serve un cambio di paradigma che ribalti completamente l’approccio considerando l’uso della chimica di sintesi l’ultima ratio nelle pratiche agronomiche, vietando l’uso dei pesticidi quando non sussistono comprovate situazioni di emergenza e quando il loro uso può essere sostituito con pratiche meccaniche, come nel caso dei diserbanti“.
Nel rilevare che “i livelli di inquinamento da glifosato sono ormai fuori controllo”, il Wwf ritiene che “l’unica soluzione da adottare con urgenza e’ la sua eliminazione dal mercato o quanto meno il divieto di utilizzo in tutte le aree vulnerabili per la presenza di corsi d’acqua o del reticolo idrografico superficiale”.
All’emergenza pesticidi associazioni, comitati di cittadini e molti amministratori locali rispondono domenica 13 maggio in Veneto e nella Provincia di Bolzano con tre marce per chiedere la limitazione dell’uso dei pesticidi, in particolare nelle aree agricole periurbane o in prossimità delle abitazioni, come avviene nell’area del prosecco.