Nuovo mese di eventi astronomici: ecco cosa ci riserva Maggio 2018, il quinto mese dell’anno in base al calendario gregoriano e il terzo della primavera nell’emisfero boreale (dell’autunno nell’emisfero australe).
Il Sole si trova nella costellazione dell’Ariete fino al 14, poi passa nella costellazione del Toro. La durata del giorno aumenta di circa un’ora dall’inizio del mese.
La Luna sarà in fase di Ultimo Quarto l’8, il novilunio sarà il 15, il Primo Quarto il 22, plenilunio il 29. Il nostro satellite si trova nel punto più lontano dalla Terra lungo la sua orbita il 6 (apogeo, 404457 km) e nel punto più vicino il 17 (perigeo, 363776 km).
Congiunzioni: Luna-Saturno il 4/5 maggio; Luna-Marte il 6 maggio; Luna-Venere il 17 maggio; Luna-Giove il 27 maggio; Luna-Saturno il 31 maggio/1° giugno.
Ecco una panoramica sulle costellazioni: nella volta celeste, nel cielo di maggio come nel resto dell’anno, a nord troviamo il punto di riferimento per eccellenza, la Stella Polare nell’Orsa Minore: sotto di questa Cassiopea e Cefeo. Allo zenit troviamo l’Orsa Maggiore. Tra le due Orse è visibile la costellazione del Dragone. A nordest brilla Arturo nel Bootes e la stella Vega nella Lira. Tra Orsa Maggiore, Bootes e Leone possiamo scorgere le costellazioni dei Cani da Caccia e della Chioma di Berenice.
A nordest ammiriamo Lira, Cigno e Aquila, che pian piano “guadagnano terreno”.
A ovest si possono ancora vedere l’Auriga, i Gemelli e il Cancro.
A sud impossibile non notare in tutto il loro splendore il Leone e le Vergine. A sudest sorgono di seguito Bilancia, Scorpione, Ofiuco e Sagittario.
Per quel che riguarda le stelle cadenti, la maggior parte dell’attività meteorica caratterizza la prima parte del mese e la seconda parte della notte. Le eta Aquaridi rappresentano uno degli sciami più rilevanti dell’anno, ma purtroppo alle nostre latitudini l’osservazione è molto difficoltosa, perché il radiante rimane per poco tempo sopra l’orizzonte e a bassa altezza (all’opposto mostra un gran numero di meteore alle latitudini australi). Lo sciame è attivo per quasi un mese, con picco dal 3 al 10 maggio e soprattutto tra il 5 e il 6 maggio, anche se l’osservazione quest’anno verrà disturbata dal chiarore della Luna.