A breve arriverà l’estate e con essa cominceremo a sentire nell’aria i primi odori di cibo cotto alla griglia. Ma c’è un lato negativo del cuocere i cibi alla griglia che non tutti sanno: gli scienziati affermano che la pelle è una via più importante rispetto all’inalazione per l’assorbimento dei composti prodotti durante la pratica in grado di causare tumori.
La cottura alla griglia produce grandi quantità di idrocarburi policiclici aromatici (PAH), composti cancerogeni in grado di provocare malattie respiratorie e mutazioni del DNA. Il consumo di cibo grigliato è la fonte più comune di PAH proveniente da questo tipo di cottura.
Tuttavia, secondo studi precedenti, le persone che stanno nei pressi di un barbecue sono esposte a notevoli quantità di PAH attraverso la pelle e l’inalazione, anche se non mangiano i cibi grigliati. Sulla base di questi studi, i ricercatori hanno diviso i volontari in due gruppi, esponendoli in maniera diversa al cibo e al fumo di un barbecue.
Dopo aver analizzato i campioni di urina, i ricercatori sono giunti alla conclusione che, come previsto, l’alimentazione rappresentava le quantità maggiori di esposizione ai PAH. Tuttavia, la pelle è la seconda via di esposizione, seguita dall’inalazione. I ricercatori affermano che gli oli nel fumo del barbecue aumentano l’assorbimento di PAH tramite la pelle.
Il team ha anche scoperto che mentre i vestiti potrebbero ridurre l’esposizione della pelle ai PAH per poco tempo, una volta che gli indumenti sono saturi di fumo, la pelle può assorbire notevoli quantità di PAH da loro. Per questi motivi, suggeriscono di lavare i vestiti subito dopo aver lasciato l’area del barbecue per ridurre l’esposizione.