Salute: ricercatori fanno ‘danzare’ le cellule del cuore in provetta

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Grazie a un supporto in grafene che riesce a modulare la luce, un gruppo di ricercatori della University of California e’ riuscita a far muovere a comando cellule cardiache sviluppate in provetta. La nuova tecnica, descritta in un articolo pubblicato sulla rivista Science in Advance, e’ stata messa a punto da un gruppo di lavoro guidato da Alex Savchenko, PhD, ricercatore nel Dipartimento di Pediatria della UC San Diego School of Medicine e Sanford Consortium for Regenerative Medicine.

Le cellule sono cresciute su un materiale chiamato grafene, che converte la luce in elettricita’, fornendo unambiente piu’ realistico rispetto ai piatti di laboratorio standard in plastica o vetro.

La nuova tecnica potrebbe essere impiegata per una serie di applicazioni cliniche e di ricerca, tra cui: test di farmaci terapeutici in sistemi biologicamente rilevanti, sviluppo di farmaci specifici per l’uso che sono piu’ precisi e hanno meno effetti sistemici e per la creazione di dispositivi medici migliori, come pacemaker a controllo ottico. Il risultato dell’esperimento e’ stato molto spettacolare. Esposte alla variazioni della luce, le cellule si attivavano o si arrestavano a comando come se stessero danzando.

Quando abbiamo iniziato a lavorare nel nostro laboratorio, improvvisamente abbiamo avuto una ventina di persone che si riunivano intorno, gridando cose come ‘Impossibile!’ e accusandomi di scherzare, non avevamo mai visto nulla di simile prima“, ha detto Savchenko. “Siamo rimasti sorpresi dal grado di flessibilita’, che il grafene consente nella stimolazione delle cellule letteralmente a piacimento“, ha detto Savchenko.

“Vuoi che battano il doppio piu’ velocemente? Nessun problema: aumenti l’intensita’ della luce. Vuoi che battano tre volte piu’ veloce? Nessun problema: basta aumentare la densita’ della luce o del grafene”. Il grafene poi sembra non avere controindicazioni in termini di tossicita’. “Normalmente, se introduci un nuovo materiale in biologia, ti aspetteresti di vedere un certo numero di cellule uccise nel processo”, ha detto Savchenko. “Ma non abbiamo visto nulla di tutto cio’, e questo ci fa sperare che saremo in grado di evitare problemi dannosi in seguito, mentre testiamo varie applicazioni mediche”.

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