Cibus 2018: con CIS un viaggio dei sensi nel mondo del sale

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Un vecchio magazzino del sale che si affaccia sulle saline della Camargue, la prua di una barca da pesca in legno, che trasporta grandi sacchi di iuta con sali di diverse granulometrie, un plastico molto dettagliato e realistico dello stabilimento di Porto Viro, per conoscere da vicino tutta la filiera del sale.

In occasione dei 50 anni dalla nascita dell’azienda, Compagnia Italiana Sali accoglierà i visitatori della diciannovesima edizione di Cibus, la più importante fiera del mondo food, con un allestimento originale e molto significativo che li condurrà a vivere un’esperienza totalmente immersiva nell’universo del sale.

Per festeggiare i nostri primi 50 anni abbiamo deciso di offrire ai visitatori un vero e proprio viaggio sensoriale  – spiega Andrea Pedrazzini, Direttore Marketing dell’azienda – alla scoperta della magia della cristallizzazione dell’oro bianco e della sua raccolta artigianale, frutto della sapienza e della saggezza dei maestri salicoltori che si tramandano da generazioni un sapere millenario. Un percorso che si snoda all’interno dello stand attraverso quattro stazioni in cui verranno presentati i nostri principali prodotti (la linea degli iodati, quella degli integrali e l’iposodico Gemma Essenziale), verranno date spiegazioni e informazioni sulle proprietà nutritive e le differenze tra i diversi sali e verrà raccontata la filiera industriale, tutta made in Italy. Il percorso si concluderà con una sorta di “mercatino provenzale”, dove sarà possibile scegliere, tra i nostri principali sali – integrale grosso del Mediterraneo, sale rosa fino, sale grigio grosso, sale iodato grosso, sale iodato fino e Gemma Essenziale – quali farsi confezionare al momento da portare a casa”.

Di particolare rilievo, la stazione dedicata alla filiera del sale, che sarà rappresentata da un plastico dello stabilimento di Porto Viro: un modo semplice, ludico e interattivo per spiegare al pubblico come lavora una fabbrica all’avanguardia industriale ed esempio virtuoso di officina produttiva italiana. Il plastico è sviluppato su più livelli oro-morfologici e mostra sequenzialmente, con un andamento sinusoidale, tutti gli step del processo produttivo: dall’arrivo del sale via canale per mezzo della chiatta che lo scarica sulla terraferma, all’impianto di “lavaggio”; dal vaglio e l’essiccazione, al confezionamento in astucci, barattoli, sacchetti e sacchi; fino ad arrivare al magazzino e, infine, alla lingua d’asfalto con i camion per il trasporto del prodotto confezionato.

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