Senza profumo, in confezione grande e con etichette ben leggibili. È questo l’identikit della crema solare veramente efficace per prevenire le scottature secondo gli specialisti SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse). E va spalmata nelle quantità giuste, non meno di 40 grammi ogni ora di esposizione al sole. “Per evitare danni alla pelle vanno seguiti i criteri che derivano dall’osservazione scientifica. Le creme non sono un talismano. Proteggono la pelle dalle ustioni provocate dai raggi ultravioletti, ma non offrono alcuna prevenzione contro i tumori” avverte il professor Piergiacomo Calzavara Pinton, presidente della SIDeMaST, riunita fino a sabato nel suo 93°o Congresso alla Fiera di Verona, presieduto dal professor Giampiero Girolomoni, ordinario di Dermatologia e Venereologia all’Università di Verona. “L’unica vera prevenzione contro i tumori è limitare l’esposizione al sole – osserva Calzavara Pinton -. Pensare che la crema offra una garanzia totale dai raggi ultravioletti è una falsa sicurezza: andrebbe utilizzata solo per proteggere la pelle quando si praticano delle attività all’aria aperta. Diversamente, è meglio restare all’ombra”. Questa falsa sicurezza, unita a un utilizzo spesso improprio e scorretto delle protezioni, negli ultimi anni ha creato una situazione paradossale: sebbene la gente utilizzi sempre di più le creme solari, i tumori della pelle sono in costante aumento.
Che fare per minimizzare i rischi dell’esposizione al sole? “Usare creme protettive di alta qualità e nella giusta quantità – risponde Calzavara Pinton -. Il che significa scegliere prodotti rigorosamente senza profumo, fabbricati da azienda primarie e contenenti filtri di ultima generazione ad elevata stabilità (mexoryl, tinosorb, uvinul). Possibilmente in confezioni grandi perché, per essere davvero efficaci, le creme solari devono essere spalmate uniformemente su tutto il corpo in misura abbondante rinnovando di continuo l’applicazione durante la giornata”. Secondo gli esperti, la quantità giusta è pari a 40 grammi di prodotto per ogni ora di esposizione al sole. La prima crema protettiva fu concepita negli anni ’30 da Franz Greiter, un alpinista svizzero studente di chimica che, dopo essersi scottato durante la conquista del Piz Buin, decise di mettere a punto una protezione specifica per la pelle del viso da utilizzare per le escursioni in alta quota. Nacque così la Gletscher Creme, la crema da ghiacciaio, che successivamente verrà commercializzata con il marchio Piz Buin.
Fondata nel 1885, la SIDeMaST è la più antica società scientifica in Europa. Oggi conta circa 1.300 soci, tra cui si annoverano specialisti e specializzandi in Dermatologia e Venereologia e docenti di materie dermatologiche o di discipline affini. Cura la pubblicazione del “Giornale Italiano di Dermatologia e Veneorologia”, sua rivista ufficiale.