Una nuova arma in mano alla polizia scientifica, in grado di svelare il colore di occhi, capelli e pelle di uno sconosciuto a partire da un campione di Dna. Un team internazionale, guidato da scienziati dell’Iupui (Indiana University-Purdue University Indanapolis, Usa) e dell’Erasmus MC University Medical Centre di Rotterdam (Paesi Bassi), ha sviluppato questo nuovo strumento in grado di prevedere con precisione nuove informazioni dal materiale biologico trovato sulla scena del crimine o ottenuto da resti archeologici. E di tracciare una sorta di identikit del soggetto sconosciuto.
Lo strumento è progettato per essere utilizzato quando il profilo del Dna forense standard non si rivela utile, perché non esiste un Dna di riferimento con cui confrontare il campione. Il sistema HIrisPlex-S è in grado di predire simultaneamente il colore degli occhi, dei capelli e della pelle dallo stesso campione biologico. Funzionari delle forze dell’ordine o antropologi possono inserire i dati utilizzando uno strumento per l’analisi genetica di laboratorio e il webtool predice il profilo del pigmento del ‘donatore’ di Dna.
“In passato abbiamo fornito alle forze dell’ordine e agli antropologi strumenti per arrivare al colore degli occhi e a quello combinato di occhi e capelli, ma arrivare anche al colore della pelle è stato più difficile”, spiega la genetista forense Susan Walsh di Iupui, che ha co-diretto lo studio.
“E’ importante sottolineare che stiamo prevedendo direttamente il vero colore della pelle di un soggetto sulla base di cinque sottotipi – molto pallido, pallido, intermedio, scuro e da scuro a nero – usando marcatori dei geni che determinano la colorazione dell’epidermide di un individuo. Non è come identificare l’ascendenza genetica. Si potrebbe dire – aggiunge – che è più simile al fatto di specificare un colore di vernice in un negozio di ferramenta, piuttosto che rilevare l’etnia”.
“Se qualcuno chiede a un testimone oculare ciò che ha visto, la maggior parte del tempo questi parlerà di colore dei capelli e colore della pelle; quello che stiamo facendo è usare la genetica per dare un’occhiata a ciò che hanno visto” i testimoni, aggiunge Walsh. L’innovativo strumento per la profilazione della pigmentazione è di elevata alta precisione ed è disponibile gratis online. Lo studio è pubblicato su ‘Forensic Science International: Genetics’.
“Con il nostro nuovo sistema, per la prima volta, genetisti forensi e antropologi sono in grado di generare simultaneamente informazioni su colore di occhi, pelle e capelli da un solo campione di Dna, anche di scarsa e cattiva qualità”, come quelli che si trovano spesso su una scena del crimine, conclude Manfred Kayser dell’Erasmus MC.