Governo: un commento ‘europeo’ sull’acqua, punto due del contratto M5S-Lega

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Il tema acqua pubblica contenuto come secondo punto del contratto Salvini Di Maio, arriva casualmente nel momento in cui a Roma si chiude l’Assemblea dei delegati di EurEAU, l’associazione europea che riunisce le associazioni e i gestori dei servizi idrici dei Paesi Membri.

Nei due giorni di lavori, EurEAU – di cui UTILITALIA è il rappresentante per il nostro paese – ha avuto modo di presentare il rapporto “The Governance of Water in Europe” dal quale emerge con evidenza che l’Italia al momento è tra i Paesi con il maggiore consumo e le tariffe più basse e che le forme di gestione del servizio idrico sono diversificate, ma con una tendenza alla compresenza di gestioni pubbliche, private e miste.

Rispetto alla situazione italiana e alle notizie di un possibile cambiamento sul settore idrico, il presidente di EurEAUBruno Tisserand, ha affermato: “l’acqua non è un prodotto commerciale come gli altri e va protetta, difesa, trattata, distribuita equamente e reimmessa nell’ambiente. Questo richiede capacità industriali, investimenti importanti e una funzione di regolazione e garanzia. Indipendentemente da una gestione pubblica o privata. Tutti i Paesi dell’Unione Europea, Italia inclusa, negli ultimi anni hanno fatto progressi importanti, soprattutto nella regolazione e negli investimenti. Qualsiasi modello di gestione verrà scelto in Italia, una chiara struttura di governance è un requisito chiave, insieme alle dimensioni e alle capacità industriali necessarie per affrontare i cambiamenti climatici, i parametri di qualità introdotti dalle direttive Europee sull’acqua, gli obblighi da rispettare per la responsabilità ambientale”.

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