Il ruolo del mare tra ricerca e innovazione: a Messina sinergie con la Marina Militare

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Il ruolo fondamentale del mare per l’Italia, quale elemento da cui dipendono significativamente la sicurezza, l’economia, la prosperità del Paese stesso ed il cui libero uso deve essere garantito”. Questo il tema alla base dell’accordo firmato oggi, giovedì 31 maggio, nelle sale del Forte San Salvatore presso la base navale di Messina, dal contrammiraglio Nicola De Felice, Comandante Marittimo della Sicilia, ed il Magnifico Rettore dell’Università di Messina, professor Salvatore Cuzzocrea.  Marina Militare e Unime intendono, così, “sviluppare sinergie – si legge nell’accordo – nell’ambito dei rispettivi compiti istituzionali. Rapporti di collaborazione nelle diverse aree di comune interesse e potenziali partenariati strategici nei campi dell’acustica subacquea, della ricerca, innovazione e sperimentazione, della formazione, dell’istruzione, dell’educazione digitale, della storia e cultura del mare, della marittimità e della sicurezza marittima, della tutela dell’ambiente e della salvaguardia del patrimonio marino e marittimo anche nel contrasto all’inquinamento da idrocarburi, coniugando un consolidato ruolo nell’iter formativo dei giovani alle carriere nazionali ed internazionali ad un’irrinunciabile sensibilità per l’interesse nazionale nella dimensione marittima”.

L’Ateneo messinese, già da quest’anno accademico, ha avviato il Corso di Laurea triennale in “Scienze e Tecnologie della Navigazione”, incardinato presso il Dipartimento di Ingegneria e con la collaborazione del Centro Universitario di Studi sui Trasporti. Il CdL è aperto ai diplomati degli istituti superiori, come pure a studenti lavoratori e militari (di Marina Militare, Capitaneria di Porto, Carabinieri, Guardia di Finanza, etc.). Si tratta di un corso che si avvale anche del supporto dei Dipartimenti di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche ed ambientali; Scienze matematiche e informatiche, Scienze fisiche e Scienze della terra; Scienze politiche e giuridiche. L’obiettivo è quello di formare figure professionali capaci di rispondere alle esigenze del mercato del trasporto marittimo, ed intende fare acquisire agli allievi le conoscenze e le competenze necessarie ad utilizzare tecniche e strumenti in uso nel settore della navigazione ed avviarli ad operare in contesti lavorativi, marittimi, portuali e dei trasporti.

La collaborazione tra Unime e la M.M. si incentrerà, nel rispetto della relativa normativa, prioritariamente su attività di ricerca, progetti, iniziative legati alle esigenze dell’Università e della Marina Militare nell’ambiente marittimo;  su tirocini curriculari  svolti nell’ambito  del percorso di formazione che si intende sviluppare; sull’organizzazione di workshop, seminari, master congiunti e corsi di formazione per studenti, dirigenti, funzionari ed operatori e di lectio magistralis di alti rappresentanti delle parti su tematiche di interesse comune oltre che produzione di pubblicazioni e documenti fìlmici congiunti su riviste specializzate e di settore;  sullo sviluppo di progetti e attività nel settore della formazione, anche attraverso lo scambio di personale e la consulenza tecnica per lo sviluppo e l’impiego dei laboratori/sistemi imbarcati a bordo delle Unità Navali che operano per il contrasto all’inquinamento da idrocarburi; sullo sviluppo di progetti e attività nel settore della formazione, anche attraverso lo scambio di personale e la consulenza tecnica, relativi alla salvaguardia dell’ambiente marino e all’esecuzione dei campionamenti in mare di livello base con eventuale rilascio di attestati; scambio dati e di rilievi nell’ambito di progetti di interesse comune.

L’accordo prevede la possibilità di sviluppare partenariati strategici in progetti ed attività di ricerca per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro; per la promozione della cultura del mare e  della salvaguardia dell’ambiente marino. Previsti anche sviluppo e collaborazione in progetti di ricerca, con particolare riferimento ai Programmi comunitari Horizon 2020, Life, ERASMUS +, Fondi Strutturali e d’Investimento Europei 2014-2020, bandi a qualsiasi titolo emessi nel campo della difesa dell’ambiente ed altri progetti europei di cooperazione territoriale e transregionale. E, ancora, attività di seminari ed esercitazioni da svolgere presso la sede di Messina della Marina Militare con l’ausilio del personale in servizio. “Una collaborazione – ha detto il contrammiraglio De Felice – che rientra nelle attività complementari della M.M e che rende consapevoli dell’importanza della dimensione marittima attraverso una politica di informazione e formazione mirata ad una vera e propria rivalutazione del ruolo dell’ambiente marittimo”.

Il cluster marittimo – ha aggiunto il Rettore – è destinato a svolgere un ruolo cruciale per la creazione di posti di lavoro e il rilancio dell’economia del nostro Paese. Occorre uno sviluppo coerente di politiche specifiche, anche e soprattutto nel mondo accademico, tese in particolare per quanto riguarda il nostro Ateneo ad asseconda la vocazione mediterranea ed europea della città e dell’area dello Stretto”.

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