Salute: nuova donazione “samaritana” di rene, in Italia è la 6ª in 3 anni

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Al Policlinico di Milano è arrivato un rene da donazione “samaritana“, ovvero la donazione di un organo da parte di una persona che non ha alcun legame con il ricevente e che decide di donare un rene in modo anonimo, per salvare una vita: si tratta della 6ª  donazione di questo tipo in Italia in soli 3 anni, metà delle quali hanno coinvolto l’ospedale milanese.
A ricevere l’organo un uomo affetto da tempo da insufficienza renale cronica. A eseguire l’intervento è stato Mariano Ferraresso, direttore dell’unità Operativa Trapianti di Rene del Policlinico, insieme alla sua équipe.

Il trapianto da donatore vivente, di cui la donazione samaritana è un caso particolare – spiega in un comunicato Ferraresso – rappresenta oggi una valida possibilità terapeutica all’insufficienza renale cronica. Diversi studi scientifici hanno dimostrato una migliore sopravvivenza del rene trapiantato da donatore vivente rispetto a quello proveniente da donatore cadavere. Un ulteriore vantaggio è quello di offrire la possibilità di ridurre o addirittura evitare la dialisi, che influenza in maniera negativa sia la sopravvivenza dei pazienti che la durata dei reni trapiantati“. “In Italia il trapianto da donatore vivente rappresenta oggi meno del 10% dei trapianti eseguiti ogni anno. Recentemente però qualcosa si sta muovendo – conclude lo specialista – grazie all’impegno del Centro Nazionale Trapianti, del Nord Italia Transplant program e della Regione Lombardia, che hanno messo la donazione da vivente tra le loro priorità“.

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