Salute: in Toscana la più alta speranza di vita alla nascita

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“La Toscana è tra le cinque regioni italiane con la più alta speranza di vita alla nascita. Le stime 2016 registrano un’attesa di vita media a 85,6 anni per le donne e 81,2 per gli uomini, in aumento dopo l’arresto subito nel 2015, anno nel quale si è osservato un deciso aumento della mortalità generale in tutto il Paese”. L’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi, commenta così i dati resi noti dall’Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), che ha presentato a Firenze, nella sede della Giunta regionale, il volume “I numeri del cancro in Italia 2017”, con un capitolo dedicato alla Toscana.

In Toscana nel 2017 sono stati stimati 24.500 nuovi casi di tumore (12.450 uomini e 12.050 donne), con una tendenza che rispecchia quella nazionale: un andamento stabile delle nuove diagnosi fra gli uomini e un incremento fra le donne. Infatti nel 2014 nella regione erano state registrate 24.114 nuove diagnosi (12.378 uomini e 11.736 donne). Nella popolazione generale le cinque neoplasie più frequenti nel 2017 sono state quelle del colon retto (3.700), seno (3.250), polmone (2.950), prostata (2.500) e melanoma (1.250).

La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è pari al 62,2% (65% donne e 56% uomini), dato che colloca la Toscana al secondo posto a livello nazionale dopo l’Emilia-Romagna (62,4%) e davanti al Veneto (61,5%).

“Quelli relativi alla speranza di vita sono valori più alti della media italiana di circa 6 mesi in entrambi i generi – prosegue Saccardi – Non solo. La nostra regione è tra le prime anche per speranza di vita di una persona giunta al compimento del 65° anno d’età: 22,8 anni per le donne e 19,5 anni per gli uomini, contro una media italiana rispettivamente di 22,4 e 19,1 anni”.

“Questi dati – continua Saccardi – rappresentano una misura sintetica dello stato di salute della popolazione, la speranza di vita è infatti frutto della combinazione della prevalenza di corretti stili di vita in una popolazione, dell’incidenza delle malattie e della qualità delle cure dei servizi sanitari. I dati descrivono anche una Toscana che è tra le regioni migliori per la prevenzione. Ci siamo organizzati per fare un lavoro sempre più rilevante sugli screening, e lavorare su prevenzione e diagnosi precoce del tumore”.

Si stima che in Toscana vivano 204.140 persone dopo la diagnosi di tumore. “In Toscana l’attenzione all’oncologia è molto alta – continua l’assessore Saccardi – e ha avuto un ulteriore sviluppo grazie alla fusione tra Itt (Istituto Toscano Tumori) e Ispro. L’attuale Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica) favorisce la governance del settore oncologico”.

Per essere più vicini ai pazienti oncologici, andare incontro alle loro esigenze, assisterli meglio nel loro percorso e migliorare anche i tempi di attesa – ricorda ancora Saccardi – abbiamo istituito gli Aiuto Point, che ora sono presenti in tutte le aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie toscane. Aiuto è l’acronimo di Assistenza, Informazione, Urgenze nel Trattamento Oncologico”.

“I pazienti seguiti già da una struttura oncologica non devono più rivolgersi al Cup per i propri controlli, ma è l’Aiuto Point a prenotare tutt e le prestazioni previste e ad assicurare tutti gli adempimenti amministrativi in materia di esenzione, avvio dell’iter per il riconoscimento dell’invalidità civile, facilitazione dell’accesso – conclude Saccardi – Un modo per accompagnare e aiutare le persone in una fase delicata della loro vita, facendo sì che non debbano farsi carico anche della faticosa organizzazione dei loro controlli”. 

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