Cappi e trappole nel bosco per cinghiali. I militari della Stazione di Sgurgola coordinati dal maresciallo Sodano durante una attività di controllo del territorio tesa a prevenire e reprimere i reati in danno dell’ambiente e della fauna selvatica hanno rinvenuto all’interno di un uliveto nel Comune di Sgurgola, una gabbia- trappola utilizzata per la cattura della fauna selvatica ed in particolare di cinghiali, realizzata in ferro e posizionata all’interno di un uliveto ancorata e perfettamente funzionante.
Gli animali vengono attirati dal cibo posto all’interno della gabbia che si chiude automaticamente una volta che l’animale entra e vi rimane intrappolato. Le indagini hanno portato ad individuare i responsabili della costruzione di questi mezzi di cattura che sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per caccia con mezzi vietati. In ausilio degli uomini della Benemerita sono intervenuti le guardie zoofile dell’Accademia Kronos Adolfo Mengoli, Silvia Buonanotte, Stefano Mantella ed Emanuela Moriconi. Bracconaggio, vasta operazione nei boschi: trovate trappole per catturare uccelli e cinghiali.
“Le indagini e gli accertamenti sul posto sono ancora in esecuzione –ha commentato il comandante provinciale dell’Accademia Kronos Armando Bruni- per consentire ai carabinieri di ricostruire nei particolari fatti e responsabilità ed assumere i relativi provvedimenti. L’attività rientra nella vasta serie di controlli, monitoraggi e verifiche che vengono fatte su tutto il territorio provinciale. La sinergia con i carabinieri è molto produttiva, mirata al raggiungimento dell’importante obiettivo di tutelare il territorio contro il bracconaggio”.