Il popolare social network Facebook ha lanciato 10 consigli (elaborati da Liz Perle, consulente) per i ragazzi, in concomitanza del portale studiato per informare gli adolescenti.
- Pensa (per cinque secondi) prima di agire: prima di pubblicare un contenuto visibile a tutti, fermati a pensare: “Mi sentirei a mio agio nel leggerlo ad alta voce davanti ai miei genitori e ai miei nonni?“.
- Non aprire le porte della tua vita agli estranei. Fai attenzione a chi inviti a entrare nel tuo spazio personale, controlla regolarmente la tua lista di amici, accetta richieste di amicizia dalle persone che conosci, controlla attentamente chiunque altro voglia contattarti.
- Non lasciare la porta aperta. Non condividere la tua password con nessuno, né con i tuoi amici, né con la persona con cui esci.
- Cambia spesso la serratura. Se la tua lista di amici aumenta, ricontrolla regolarmente le tue impostazioni sulla privacy per assicurarti che le informazioni che hai deciso di rendere private e pubbliche vadano ancora bene.
- Se vedi contenuti che ti turbano o commenti di cattivo gusto sul post di un amico oppure se interagisci con contenuti che non ti fanno sentire a tuo agio, dillo a qualcuno. Invia subito una segnalazione nell’app per migliorare l’esperienza di tutti, compresa la tua.
- Se qualcuno ti mette a disagio o se usare Facebook in generale ti fa sentire triste o ti causa stress, confidati con qualcuno vicino a te.
- Non dare informazioni personali a persone appena conosciute. E’ buona regola non condividere il tuo indirizzo o la tua posizione esatta quando fai qualcosa, cosi’ come non condividere altri dettagli privati sulla tua vita. Lo stesso vale per la condivisione di informazioni sui tuoi amici senza la loro autorizzazione: non farlo.
- Comportati bene. I tuoi comportamenti sono come un boomerang: cio’ che fai agli altri, ti tornera’ indietro.
- Fidati del tuo istinto. Se qualcosa non ti torna nel comportamento di un amico di Facebook, parla con lui.
- Aiuta gli altri. Supporta gli amici piu’ svantaggiati di te, che devono affrontare piu’ difficolta’ o hanno semplicemente bisogno di una mano.