Spazio: la SpaceShipTwo VSS Unity di Virgin Galactic supera il secondo test a pieni voti

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La SpaceShipTwo VSS Unity di Virgin Galactic ha spiccato di nuovo il volo. VSS Unity ha sorvolato il deserto del Mojave in California – lo scorso 29 maggio – a bordo del velivolo WhiteKnigtTwo, che ha provveduto a rilasciarla a circa 15.000 metri di quota. Successivamente – riporta l’ASI – Vss Unity ha acceso i suoi motori per 31 secondi raggiungendo l’altitudine massima di 34.900 metri ad una velocità pari a Mach 1.9.

Lo scopo del volo di oggi – si legge nella nota emessa da Virgin Galactic – è stato ampliare la comprensione delle prestazioni del sistema di controllo del velivolo per poter andare avanti verso la configurazione finale“. Il volo del 29 maggio è stato il 13° per Vss Unity, di cui quattro effettuati a bordo del White KnightTwo e sette in planata, senza l’ausilio dei motori. Secondo quanto dichiarato dal numero uno della compagnia, Richard Branson, se la campagna di test continuerà a dare risultati positivi, ci potrebbero essere i primi voli commerciali aperti a clienti già da quest’anno.

Il costo dei biglietti ipotizzato dalla Virgin si aggira intorno ai 250mila dollari. I passeggeri a bordo della SpaceShipTwo Vss Unity sperimenteranno diversi minuti di assenza di gravità, mentre osserveranno la curvatura terrestre che si staglia contro l’oscurità dello spazio. Ma il Vss Unity non avrà come unico scopo il turismo spaziale: il velivolo è stato progettato anche per portare una serie di esperimenti scientifici a bordo. Ma non è tutto: a breve la realtà dei voli suborbitali coinvolgerà anche l’Italia.

A dicembre 2016, Altec Spa, società partecipata dall’Agenzia Spaziale Italiana e da Thales Alenia Space e la Virgin Galactic, hanno stretto un accordo per la sperimentazione di questo particolare tipo di voli. Nel dettaglio, le due aziende valuteranno congiuntamente le opportunità operative da uno spazioporto italiano per la Virgin per eseguire voli sperimentali suborbitali, addestramento astronauti e piloti, scopi didattici e turismo spaziale. Lo spazioporto sorgerà nella zona di Taranto- Grottaglie in Puglia e secondo l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) la struttura potrebbe essere realizzata e attivata entro il 2020.

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