Un grave incidente si è verificato ieri sera intorno alle 23:30 nella frazione di Arè, sulla linea ferroviaria Torino–Ivrea, all’altezza del comune di Caluso: il treno regionale 10027 ha travolto un tir, fermo sui binari all’altezza di un passaggio a livello. L’impatto è stato violentissimo ed ha causato il deragliamento del locomotore e di due vagoni. Ci sono state 2 vittime, tra cui il macchinista (morto sul colpo), e 23 feriti, di cui 3 in gravi condizioni. Illeso l’autista del camion.
Attivate le procedure previste per le maxi-emergenze, sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri e 118.
Secondo una prima ricostruzione dei tecnici di Rfi, il treno partito alle 22:30 dalla stazione di Torino Porta Nuova ha urtato il tir, un trasporto eccezionale con targa lituana che, “dopo aver sfondato le barriere di un passaggio a livello regolarmente funzionante, era fermo sulla sede ferroviaria“.
Il macchinista avrebbe azionato il freno d’emergenza, ma non ha potuto evitare l’impatto. Tre delle cinque vetture del convoglio, quelle di testa, sono deragliate, finendo nei campi vicini. Un palo della luce è stato abbattuto, i cavi dell’alta tensione tranciati. Sfiorata anche una casa cantoniera.
Il trasporto eccezionale era composto da due tir gemelli con scorta di veicoli, che trasportavano enormi vasche di compostaggio. Stando al racconto di uno degli uomini della scorta, il semaforo del passaggio a livello sarebbe diventato rosso quando il primo tir era a metà dell’attraversamento dei binari. L’autista avrebbe cercato di fare marcia indietro, ma il mezzo sarebbe rimasto incastrato nelle sbarre. I testimoni hanno sentito un forte boato. L’impatto, nonostante il tentativo del macchinista del treno di azionare il freno di emergenza, è stato dirompente.
Incastrati tra le lamiere, i feriti sono stati estratti dai vagoni uno ad uno. “E’ stato terribile, ho avuto paura di morire“, ha raccontato in lacrime una passeggera che nell’incidente si è rotta una gamba. I casi più gravi sono stati trasportati con l’elisoccorso all’ospedale Cto di Torino: una persona è morta poco dopo l’arrivo. Gli altri sono stati accompagnati in ambulanza negli ospedali di Chiavasso, Cirie’, Ivrea e San Giovanni Bosco di Torino.
“E’ stato come un terremoto“, ha raccontato un altro passeggero, rimasto illeso. “Ditelo che la colpa è di quel camion perché anche io sono un camionista e so cosa vuol dire…“.
Il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando si è recato sul posto con il comandante provinciale dei carabinieri di Torino. Sull’incidente sarà aperta un’inchiesta.
Tra le ipotesi, un difetto al funzionamento delle sbarre del passaggio a livello o che “l’autista del camion possa aver forzato il blocco mentre scendevano le sbarre“, ha detto il procuratore capo di Ivrea che coordina le indagini, Giuseppe Ferrando. Il camion procedeva a passo d’uomo con l’ausilio di tecnici a terra quando le sbarre del passaggio a livello si sono abbassate incastrando il cassone del mezzo mentre la motrice aveva già superato i binari.
Le vittime
Sono Roberto Madau, il macchinista 61enne del treno, e Stefan Aureliana, romeno di 64 anni che conduceva il mezzo di scorta tecnica al tir, un trasporto eccezionale, le vittime dell’incidente nel Torinese.
Lotta tra la vita e la morte il capotreno, una donna: in prognosi riservata, tra i feriti è al momento quello che più preoccupa. Intubata e in coma farmacologico, ha riportato numerosi traumi da sindrome da schiacciamento e una frattura al bacino per la quale si trova ora in sala operatoria al Cto di Torino.