Coldiretti Lecce è critica nei confronti dell’Unione europea, con particolare riguardo ad una eventuale procedura di deferimento verso l’Italia per non avere finora fatto tutto il possibile contro la diffusione del batterio Xylella fastidiosa, considerato responsabile del disseccamento degli ulivi pugliesi.
“Tra Regione Puglia, governo nazionale e Unione europea – sostiene il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno – non si capisce chi merita la medaglia d’oro della inconsistenza e della incapacità di governar le dinamiche di un processo che si sta dimostrando terribile. L’Unione europea, in particolare, che è il dante causa della questione Xylella, non ha correttamente operato dal punto di vista legislativo, non riuscendo ad arginare l’ingresso di piante ospiti del batterio da territori dove Xylella è endemica. La questione interessa direttamente i Paesi nord europei che sono gli snodi commerciali di queste piante. Perciò oggi sarebbe il colmo se proprio l’Unione europea, non avendo legiferato per tutelare i territori interni, dovesse emendare il cattivo comportamento del governo regionale e di quello nazionale con un deferimento”.
Tra le ipotesi fatte dagli esperti per spiegare l’arrivo del batterio in Puglia, vi è quella che esso possa esservi giunto attraverso le piante ornamentali importate dal Centro America, in particolare dal Costa Rica. La malattia è ormai conclamata nella Puglia meridionale e si teme che possa giungere anche nel Barese.
Nei giorni scorsi Coldiretti Lecce ha incontrato i parlamentari salentini del Movimento 5 Stelle chiedendo loro di affrontare con il massimo impegno e urgenza il problema della batteriosi. Nei prossimi giorni seguiranno incontri con i rappresentanti locali delle altre forze politiche.
“Abbiamo fatto sapere che non tollereremo più disallineamenti istituzionali – conclude Pantaleo Piccinno – nella gestione del’emergenza. Solo con un approccio coerente alla problematica da parte dei diversi soggetti interessati si riuscirà a fare qualcosa di buono”.
Intanto, la scorsa settimana è stata firmata dal sindaco di Nardo’, Pippi Mellone, una ordinanza che vieta l’uso di pesticidi per combattere l’epidemia, in contrasto a quanto previsto dal decreto del ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina. Potrebbe essere questo il primo di una serie di provvedimenti dei sindaci contro l’uso di sostanze come i neonicotinoidi fortemente criticato anche dalla Lilt di Lecce.