Gli agenti dell’ex polizia provinciale ora dipendenti della Regione Liguria nei primi sei mesi del 2018 hanno ucciso ben 90 cinghiali che stazionavano in città a Genova e negli altri centri urbani della provincia nel pieno rispetto delle leggi che impediscono agli enti preposti di rilasciare gli animali selvatici catturati in ambito urbano.
La notizia è confermata da Stefano Mai, assessore regione Liguria all’Agricoltura, che precisa i numeri: “A Genova abbiamo catturato 40 cinghiali, numero che sale a 100 per tutta la provincia. Il 90% degli animali e’ stato ucciso con colpi di arma da fuoco con le armi in dotazione agli agenti ex provinciali“.
Mai spiega che i cinghiali vengono abbattuti quando si insediano in zone urbane diventando un pericolo per i cittadini. “Sappiamo – spiega – di un bambino caduto e feritosi per sfuggire ad un cinghiale, di ciclisti attaccati e feriti in un sentiero, di cinghiali che hanno provocato incidenti. Il problema nasce dal fatto che i cinghiali che trovano cibo o vengono rifocillati da cittadini, poi non tornano nelle campagne”.
La carne degli animali abbattuti viene donata ad enti o associazioni, o anche ad alcuni volontari che partecipano alla cattura. Gli ultimi due cinghiali sono stati uccisi a Marassi: l’altra sera in via Fea, e nei giorni scorsi in via Montenero, non lontano dallo stadio.