La vitamina D comprende quei composti che presentano l’attività biologica del calciferolo (vitamina D3). Essa è la forma naturalmente presente nei Mammiferi, mentre l’ergocalciferolo (vitamina D2) si forma in seguito all’esposizione alla luce ultravioletta. Si tratta di una vitamina fondamentale, in quanto riduce il rischio di tumore, rafforza il sistema immunitario e cardiocircolatorio, protegge ossa, cartilagini e denti e agisce come antidepressivo.
Carenza di vitamina D: i sintomi
La carenza di vitamina D può essere verificata con delle semplici analisi del sangue: affinché i valori di tale vitamina siano considerati ottimali, è necessario che rientrino in un range compreso tra 50 e 89 ng/ml. Tuttavia alcuni sintomi potrebbero indicare un deficit. Ecco i principali:
- Stanchezza, debolezza e depressione. Risale al 2006 uno dei principali studi attraverso il quale sono stati valutati gli effetti della vitamina D sulla salute mentale. La ricerca ha interessato 80 pazienti: è stato osservato che coloro che avevano bassi livelli di vitamina D erano 11 volte più inclini a manifestare depressione. Questo poiché la serotonina, che è definita l’ormone del buonumore, aumenta con l’esposizione alla luce solare.
- Eccessivo peso corporeo. Un aumento del peso, determina una maggiore necessità di vitamina D rispetto al fabbisogno di un normopeso, pertanto in caso di sovrappeso le probabilità di carenza sono elevate.
- Dolori alle ossa. Molto spesso dipendono dalla “carenza di vitamina D osteomalacia, che provoca un difetto nel mettere il calcio nella matrice di collagene dello scheletro, di conseguenza si percepiscono dolori alle ossa”.
- Problemi intestinali. In caso di patologie intestinali che danneggiano l’assorbimento dei grassi, è molto probabile un deficit di vitamina D. Essa è infatti una vitamina liposolubile, che viene dunque assorbita attraverso i grassi. I principali disturbi intestinali che danneggiano l’assorbimento dei grassi sono morbo di Crohn e celiachia.
- Sudore alla testa e alle mani. Si tratta di uno dei principali sintomi precoci di deficit di vitamina D.
- Età avanzata. L’avanzare dell’età determina una minore produzione di vitamina D, che pertanto andrebbe integrata in altro modo.
- Pelle scura. Più che un sintomo è un elemento che ne accresce il rischio: gli individui con la pelle scura tendono ad assorbire minore quantità di vitamina D, aumentando di rischi di carenza. Gli afro-americani, per esempio, per produrre la stessa quantità di vitamina D di una persona dalla pelle bianca devono esporsi al sole fino a 10 volte di più.