Emicrania con aura e ictus: smentito il legame

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Arriva dal 9° congresso ANIRCEF in corso alla Statale di Milano una smentita ad anni di studi che indicavano come l’emicrania, in particolare quella con aura, rappresentasse un fattore di rischio per lo stroke ischemico in particolare per donne con meno di 45 anni che fumano e prendono la pillola e sono talora portatrici di particolari alterazioni della crasi ematica, cioè dei meccanismi di coagulazione del sangue.

Dopo averne selezionate oltre un centinaio in modo da ottenere una pura “razza” di giovani emicraniche di questo tipo, i neurologi dell’Ospedale San Carlo di Milano diretti da Fabio Frediani hanno verificato tramite risonanza magnetica che non presentavano alcuna lesione corticale escludendo quindi  il rischio di ictus e di altri problemi vascolari.

ATTENTA SELEZIONE – Rispetto ai precedenti studi di questo tipo che indicavano il rischio di malattie cerebrovascolari in giovani emicraniche che fumano e prendono la pillola, quello presentato a Milano dal dr Alberto Galli del gruppo del San Carlo si basa su un maggior numero di pazienti giovani (30 anni in media) attentamente selezionate.

CAUTELA – Nel 2016 uno studio dello Stroke Institute di Minneapolis aveva prospettato questo rischio anche per le over-anta (50-79 anni) affette da emicrania con aura che si sottopongono a terapia ormonale sostitutiva e soprattutto per quelle in cui il mal di testa non era migliorato, dato confermato dallo studio presentato al congresso di Milano da Elio Agostoni. Presidente Eletto Anircef e Direttore SC Neurologia e Stroke Unit del Niguarda di Milano che sottolinea come sia importante andare cauti sull’esclusione assoluta di queste associazioni.

BUONA NOTIZIA – In attesa di ulteriori studi che possano confermare questo o i precedenti studi, Fabio Frediani, che è Presidente ANIRCEF e del congresso di Milano, sottolinea che “Chi soffre di una patologia cronica come l’emicrania, soprattutto quella con aura, è comunque portato a recarsi più spesso dal medico a causa della maggior gravità della sua condizione cronica ricorrente ed è quindi seguito con più costanza, cosicché i normali fattori di rischio per stroke ischemico come ipertensione, diabete, ipercolesterolemia o fumo sono in ogni caso tenuti maggiormente sotto controllo ed eventualmente trattati.

Ma per questi pazienti oggi arriva finalmente una buona notizia: un problema in meno per chi ha già nell’emicrania una brutta compagna di viaggio.

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