Allerta in Giappone: dopo il vulcano Kilauea, potrebbe toccare al Monte Fuji

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Il vulcano Kilauea erutta da 5 settimane sulla Grande Isola delle Hawaii, con flussi di lava e pennacchi di cenere tossica che emergono dal suo cratere sommitale. Ora i geologi indicano il prossimo potenziale vulcano ad entrare in eruzione: si tratta del Monte Fuji, in Giappone, che potrebbe essere addirittura più esplosivo.

Il vulcano Kilauea ha manifestato tutta la sua furia con fiumi di lava che stanno devastando l’angolo sudorientale dell’isola, spazzando via almeno 600 case. È in questo clima che gli esperti affermano che la vetta del Monte Fuji, che si trova a circa 140 km da Tokyo, potrebbe vedere una possibile eruzione nel prossimo futuro, costringendo all’evacuazione di oltre 750.000 persone.

Akira Takada, vulcanologo del National Institute of Advanced Industrial Science and Technology, ha affermato: “Anche se il Monte Fuji è in fase di quiescenza da oltre 300 anni, la possibilità di una sua eruzione non può essere esclusa. Quindi, sono necessarie le dovute precauzioni per la possibilità di flussi di lava dal Monte Fuji”.

monte fuji giapponeA differenza della lava dal movimento rapido del vulcano Kilauea, la lava in Giappone è viscosa, il che significa che un’eruzione del Monte Fuji sarebbe persino più violenta ed esplosiva.

Le fessure del vulcano giapponese hanno eruttato per la prima volta nella seconda metà del IX secolo. Nel 1707 il Monte Fuji ha eruttato violentemente, 49 giorni dopo un fortissimo terremoto di magnitudo 8.7. L’eruzione è stata così violenta da alterare la forma della vetta del vulcano, mentre Tokyo si ritrovava coperta da uno spesso strato di cenere. Da allora, il vulcano è dormiente, ma gli esperti avvisano che un’eruzione può ancora avvenire.

Le eruzioni vulcaniche in Giappone si verificano al confine tra le placche tettoniche, dove una placca sprofonda sotto un’altra, a differenza delle eruzioni del vulcano Kilauea, che si sono verificate attraverso i cosiddetti punti caldi, nei quali risalgono pennacchi di magma da zone profonde del mantello.

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