A 6 settimane dall’inizio delle eruzioni sulla Grande Isola delle Hawaii, non c’è alcun sostegno che possa dare speranze per il futuro alle migliaia di evacuati ormai esausti. E mentre la crisi continua, molti si stanno rendendo conto di non avere solo bisogno di aiuto per un posto in cui dormire, il cibo o le strutture igieniche, ma soprattutto di aiuto per affrontare lo stress e l’ansia di perdere le loro case o anche solo l’accesso alle loro case.
Ginger Van Ry, volontaria della Croce Rossa americana delle Hawaii, ha spiegato: “Potrebbero soffrire id insonnia, potrebbero essere irritati e irascibili. Alcune persone potrebbero sentire solo un unico senso di tristezza perché tutto quello che avevano è andato perso. È molto difficile per le persone immaginare di andare avanti”.
Da quando sono cominciate le eruzioni del vulcano Kilauea, il numero confermato di case distrutte è di almeno 533, ma le autorità temono che la cifra reale possa essere di 700. Da quando la lava è emersa in superficie, ha coperto almeno 24 km² di terra, mentre quella proveniente dalla fessura più attiva nel distretto di Puna, la numero 8, continua a creare un rapido flusso che va a riversarsi nell’oceano.
Nella notte, invece, un’altra fessura, la numero 6, si è definitivamente riattivata, creando piccoli schizzi di lava che alimentano brevi flussi.
La qualità dell’aria rimane un serio problema a causa della presenza di gas e cenere.
Come se non bastasse, ieri è stato il settimo giorno di fila in cui in cima al vulcano si è verificato un terremoto di magnitudo superiore a 5. Il sisma, di magnitudo 5.3, è avvenuto intorno alle 6:15 del mattino (ora locale). Non è stato abbastanza forte da generare uno tsunami, ma è stato innescato dall’ennesima eruzione esplosiva del cratere Halemaumau.
Come mostra il video in fondo all’articolo, l’esplosione ha prodotto un pennacchio relativamente povero di cenere che ha raggiunto i 500 metri di altezza dal cratere, dissipandosi velocemente.
Un sorvolo della cima del vulcano mostra il continuo e notevole collasso dell’area del cratere, con la parte nord-nordovest che si è abbassata di circa 60 metri durante la scorsa settimana. Il lato nord del cratere è segnato da grandi fratture e grossi blocchi di pietra sono crollati al suo interno.