Mentre la lava continua ad eruttare in maniera violenta e vigorosa, distruggendo case, vegetazione e interi quartieri alle Hawaii, la fessura numero 8 si è confermata ancora una volta la più attiva di queste eruzioni: sta ancora creando alte fontane di lava che vanno ad alimentare il flusso verso il mare. Gli esperti del Servizio Geologico statunitense (USGS) affermano che il flusso viaggia a circa 27 km/h in alcuni punti, creando piccole cascate alla base del cono di lava formatosi intorno alla fessura, ora alto 50 metri.
Ma c’è un nuovo fenomeno strabiliante venuto alla luce: la lava si solidifica, come fosse un iceberg ma incandescente, in forme grandi quanto un furgone, nel mezzo del fiume di lava.
Le autorità hanno affermato che almeno altre 3 fessure stanno emettendo lava e vapori e che la lava che raggiunge l’oceano continua a creare nuova terra e pennacchi di vapori tossici e minuscole particelle di vetro.
Ma non è solo la lava a cambiare la vita delle migliaia di evacuati: le emissioni vulcaniche stanno rendendo alcuni posti invivibili, alterando il paesaggio, distruggendo ettari di erba e foreste e degradando la qualità dell’aria in molte aree.
Mentre il governo sta ancora discutendo su come alloggiare le persone evacuate, una chiesa della Grande Isola delle Hawaii ha già iniziato gli scavi per un nuovo villaggio per le persone che hanno perso le loro abitazioni a causa delle eruzioni: potrebbero trasferirsi già all’inizio di agosto.
Diverse chiese hanno lanciato un appello e in un solo giorno hanno raccolto denaro a sufficienza per acquistare 10 micro-case da 11 metri quadrati. Diverse aziende hanno contribuito, donando servizi e approvvigionamenti per far decollare il progetto. Le autorità sono a conoscenza di almeno 477 persone senza un tetto sulla Grande Isola, dove sono state distrutte circa 700 case. Anche se le case che sta costruendo la chiesa sono solo una soluzione temporanea, il progetto darà alle persone un minimo di stabilità nell’attesa di qualcosa di permanente.
Intanto ieri, 20 giugno, è stato il nono giorno di fila in cui la cima del vulcano Kilauea è stata scossa da un terremoto di magnitudo superiore a 5. L’ultimo evento sismico, di magnitudo 5.3, si è verificato intorno alle 4:20 del mattino (ora locale) dopo un’altra eruzione esplosiva dal cratere Halemaumau che ha prodotto un pennacchio di cenere di circa 600 metri di altezza. Forti terremoti ed esplosioni si verificano ormai con una certa regolarità, a distanza di circa 24-36 ore dagli eventi precedenti.