Si prevede uno smog vulcanico più pesante sulle parti interne e meridionali della Grande Isola delle Hawaii in questo weekend. Diversi residenti hanno già riportato sintomi come prurito alla gola e lacrimazione degli occhi a causa della scarsa qualità dell’aria.
Il tutto mentre le eruzioni lungo la zona di faglia orientale del vulcano Kilauea vanno avanti in maniera incessante, senza significative variazioni. Le fontane di lava della fessura numero 8 raggiungono ora altezze di 60 metri dall’interno del cono di cenere che arriva ora a 48 metri nel suo punto più alto.
La lava dalla fessura numero 8 va ad alimentare il flusso verso l’oceano, senza cambiamenti significativi rispetto agli ultimi giorni. L’ingresso della lava nell’oceano rimane abbastanza ampio, con un punto di ingresso principale e diversi altri minori. Da questi punti continua ad emergere un enorme pennacchio di vapori tossici e minuscole particelle di vetro.
Il Servizio Geologico statunitense (USGS) riporta che anche le fessure numero 16 e 18 continuano ad emettere lava.
Secondo le ultime stime, finora le 24 fessure che si sono aperte lungo la linea di oltre 6 km che attraversa la suddivisione di Leilani Estates hanno eruttato 112 milioni di metri cubi di lava. Si stimano, inoltre, 700 case distrutte dalla furia del vulcano.
Intanto, negli ultimi giorni forti terremoti ed esplosioni di vapore si stanno verificando in cima al vulcano Kilauea su base giornaliera, a distanza di circa 24 ore gli uni dagli altri. L’ultima scossa si è verificata all’alba (ora locale) di ieri e ha fatto registrare una magnitudo di 5.3, non abbastanza per generare uno tsunami. Prima della scossa, una piccola esplosione è avvenuta in cima al vulcano, ma non sono note le dimensioni del pennacchio di cenere generato.
Ieri è stato il quarto giorno di fila in cui è stato rilevato un terremoto di magnitudo superiore a 5 in cima al vulcano. Nessuno di questi eventi è riuscito a generare uno tsunami, ma sono stati tutti innescati dalle eruzioni esplosive del vulcano.