Hawaii, l’eruzione continua con forti terremoti: fontane di lava alte 60 metri alimentano un potentissimo fiume rovente [FOTO e VIDEO]

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Nel distretto di Puna, alle Hawaii, vige una nuova e inquietante normalità: la lava continua ad eruttare, più forte che mai. La devastazione di case, quartieri e agricoltura aumenta e migliaia di evacuati restano nel limbo: molti sono ospitati da parenti, altri vivono ormai nei rifugi di emergenza e altri hanno addirittura deciso di lasciare l’isola.

Tra le 4 fessure attualmente attive che emettono lava, l’attenzione dell’autorità è catturata dalla numero 8 che ha incrementato ulteriormente la sua attività. Ora le fontane di lava raggiungono i 60 metri di altezza e alimentano il potente fiume che si biforca, creando due punti d’ingresso nell’oceano. La velocità massima raggiunta dal flusso è di 7,7 m/s. Il flusso di lava è molto più rapido nella parte centrale, come potrete vedere nel video in fondo all’articolo, mentre la velocità diminuisce verso i margini, dove l’attrito con le pareti del flusso aumenta.

Dall’inizio delle eruzioni, la lava ha coperto circa 24 km² di terra, creato centinaia di ettari di nuova terra e distrutto diverse centinaia di case (si teme 700). Le autorità affermano che gli agricoltori della Grande Isola sono i più colpiti in termini di perdita di terra e produzione: a causa delle eruzioni, si stimano perdite di oltre 14 milioni di dollari.

Con le emissioni di diossido di zolfo dalle fessure, lo smog vulcanico e i pennacchi di vapori tossici e minuscole particelle di vetro prodotti dall’incontro tra lava e oceano, molti residenti della Grande Isola si stanno adattando a convivere con i gas tossici, anche se non è facile.

Rodger e Ramona Taylor, due residenti, hanno visto l’area cambiare davanti ai loro occhi mentre i pericolosi gas alteravano il paesaggio circostante. Parlano di alberi e foglie ormai marroni, come se fossero stati colpiti da un uragano. Ogni giorno valutano se restare o lasciare l’area in base ai livelli di diossido di zolfo, che a volte rendono difficile la respirazione.

Nel frattempo, esplosioni di vapore e forti terremoti si susseguono in cima al vulcano Kilauea. L’ultima scossa si è verificata intorno alle 5:05 del mattino (ora locale) di ieri, 19 giugno. Con una magnitudo di 5.3, il sisma si è verificato dopo un’altra eruzione esplosiva che ha creato un pennacchio di circa 300 metri di altezza. Ieri è stato l’ottavo giorno di fila in cui sono stati registrati terremoti di magnitudo superiore a 5. Come ormai confermato da diversi giorni di attività, esplosioni e terremoti si verificano a distanza di 24 ore dagli eventi precedenti, secondo un modello ormai ritenuto affidabile.

Intanto, il cratere Halemaumau continua a cambiare volto. Dalle foto della gallery a corredo dell’articolo, è facile comprendere la portata dell’abbassamento che si sta verificando in cima al vulcano: si stima una perdita di volume pari a 260 milioni di metri cubi.

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