Per aiutare decisori politici e attori dello sviluppo ad accelerare i progressi verso l’impegno globale di eradicare la fame e la povertà, la FAO ha pubblicato una serie di 20 azioni volte a mostrare l’impatto che l’agricoltura sostenibile può avere nell’affrontare le più grandi sfide dell’umanità.
Trasformare il cibo e l’alimentazione per raggiungere gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) offre una guida pratica ai paesi su come rafforzare la sicurezza alimentare, generare opportunità di impiego decenti, favorire lo sviluppo rurale e la crescita economica, conservare le risorse naturali e rispondere ai cambiamenti climatici – tutti temi che fanno parte dell’ Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
“Per la prima volta, la FAO ha raccolto una serie di strumenti interconnessi che possono aiutare ad aggiustare il nostri sistemi alimentari e mostrare come dalle radici di un alimentazione e di un agricoltura sostenibili spuntino i frutti della trasformazione” ha affermato Maria Helena Semedo, Vice Direttore Generale della AFO per le Risorse Naturali, ad un evento collaterale durante il Consiglio dell’Organizzazione.
La FAO è custode di quasi il 10 per cento del set di 232 punti all’interno del quadro degli indicatori per gli SDGs, approvato nel 2017 dall’Assemblea Generale dell’ONU e che spaziano dalla sicurezza alimentare alla produzione sostenibile, dall’acqua pulita alla vita marina e sulla terra.
La nuova pubblicazione, ideata come uno strumento di apprendimento, offre un compendio di istruzioni pratiche per velocizzare la messa in pratica degli SDGs – in un contesto storico in cui la fame, il degrado del suolo e della terra e altre preoccupazioni relative ai nostri sistemi alimentari richiedono una risposta rapida.
La nuova guida pratica, che mostra nel dettaglio come gli obiettivi di sviluppo sostenibile siano interconnessi, è un utile strumento sia per investitori, ricercatori e tecnici, sia per decision makers con la responsabilità di realizzare gli obiettivi dell’Agenda 2030. Secondo la guida “cibo e agricoltura, mezzi di sussistenza delle persone e gestione delle risorse naturali sono questioni da affrontate assieme, e non separatamente“.
Cosa bisogna fare?
Le 20 “azioni interconnesse” possono aiutare a delineare strategie per raggiungere Fame Zero e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile relativi all’alimentazione e all’agricoltura, oltre a rafforzare la resilienza dei mezzi di sostentamento e migliorare la produttività e il reddito dei piccoli produttori rurali.
L’obiettivo è includere i diversi settori dell’agricoltura e dello sviluppo sostenibile in un più ampio piano per lo sviluppo nazionale. Investimenti rurali, cooperative rurali rafforzate, partnership pubbliche, dibattiti accessibili sulle politiche e una migliore collaborazione tra ministeri – tutti mettendo al centro le persone, i loro mezzi di sussistenza e l’ambiente – sono aspetti fondamentali per un cambiamento trasformativo, secondo la guida.
Ogni azione è identificata graficamente con il suo contributo agli SDGs, incluso elementi chiave come: aiutare i piccoli proprietari terrieri ad accedere e a trarre beneficio dai mercati, promuovere la diversificazione, la conoscenza e la resilienza, ridurre gli sprechi e le perdite alimentari, promuovere un consumo sostenibile, assicurare i diritti di proprietà fondiaria, una protezione sociale adeguata e una migliore nutrizione, affrontare a adattarsi ai cambiamenti climatici, migliorare i sistemi di governance.
Ognuna delle 20 azioni riflette aspetti dell’expertise della FAO in aree di lavoro che spaziano dall’agroecologia, alla biodiversità, dalla gestione dei bacini idrografici e ai sistemi alimentari urbani e alla facilitazione di spazi di dialogo sulle politiche. Vengono identificati metodi pratici per assicurare che tutti i soggetti coinvolti abbiano accesso ai meccanismi di governance, così come le problematiche da affrontare per chi decide budget e politiche.
Un approccio integrato alla sostenibilità
Importanti progressi nella produttività agricola hanno contribuito in maniera sostanziale a dare risposta alla domanda di cibo di una popolazione mondiale in crescita. Questi progressi sono tuttavia arrivati con grandi costi sociale e per l’ambientale e mettono a rischio la capacita futura del pianeta di alimentarsi. Il fatto che 815 milioni di persone siano ancora colpiti dalla fame, e che una persona su tre sia malnutrita, indicache il nostro attuale sistema alimentare è fuori equilibrio.
Poiché l’agricoltura (in senso lato) è maggior datore di lavoro al mondo, soprattutto nelle aree rurali – dove vive la maggioranza dei poveri e dei più vulnerabili -, il cambiamento verso la sostenibilità ha il potenziale di rivitalizzare i contesti rurali e favorire la crescita inclusiva, che sono i cardini del successo dell’Agenda 2030.
Sbloccare il potenziale del settore privato è fondamentale per il progresso – afferma la guida. Ne è l’esempio la “rivoluzione silenziosa” che sta avvenendo in Bangladesh. Qui, un mix di politiche pubbliche e investimenti infrastrutturali privati catalizzati da centinaia di migliaia di piccoli investitori, ha portato ad un boom del settore dell’acquacultura – triplicato – con una diversificazione che è andata oltre la tradizionale carpa, portando maggiori introiti e abbassando i prezzi, e contribuendo così anche alla sicurezza alimentare.
Allo stesso modo il lavoro della FAO con il governo del Niger ha preparato la strada a strumenti finanziari e di credito inclusivi, che le associazioni locali di produttori possono utilizzare per fornire ai contadini in tutto il paese un’ampia gamma di input agricoli a prezzo adeguato e di qualità. Tutto questo ha portato al raddoppio dei raccolti di cereali di base come in sorgo e il miglio.
La FAO si aspetta che questa guida migliorerà il proprio contributo a sostegno dei paesi nel loro processo di designazione delle politiche e dei piani di azione per accelerare la trasformazione dei settori agricoli verso l’implementazione degli SDGs.