La tecnica per gli interventi agli occhi con cui si risagoma la cornea per correggere miopia, ipermetropia ed astigmatismo, potrebbe essere meno sicuro di quanto si crede: la Food and Drugs Administration statunitense ha reso noto che elaborerà nuove linee guida sulla base di ricerche da cui sono emersi effetti secondari conseguenti al “Lasik” che durano mesi e anche anni come ad esempio visione sfuocata, visione tripla, bruciori e secchezza degli occhi.
Il New York Times ha pubblicato un rapporto in cui cita molti casi di pazienti che hanno subito danni permanenti.
La Fda sostiene che oltre del 95% dei pazienti che si sono sottoposti al Lasik ha ottenuto una vista di 20/20, ma si rischiano al contempo occhi secchi, dolori cronici e una visione sfuocata o doppia.
Il Lasik (cheratomileusi laser assistita in situ) è la tecnica più usata di chirurgia refrattiva e utilizza il laser ad eccimeri che colpisce la regione dell’ultravioletto.
In Italia nel 2015 sono stati 150mila i pazienti operati con tecniche laser per la correzione di miopia, astigmatismo ed ipermetropia e i difetti refrattivi sono in aumento soprattutto tra i giovani.