Con il lancio del Programma Mirror GovSatCom, entra nella sua fase implementativa il Piano Strategico nazionale Space Economy, che prevede un investimento paese di circa 4,7 miliardi di euro, di cui circa il 50% coperto con risorse pubbliche, tra nazionali e regionali, aggiuntive rispetto a quelle ordinariamente destinate alle politiche spaziali.
Il Programma Mirror GovSatCom – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – è realizzato sulla base di un Accordo di collaborazione istituzionale sottoscritto tra MISE ed Agenzia Spaziale Italiana, e di un Protocollo d’Intesa sottoscritto dal MISE e da 12 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta) e dalla Provincia autonoma di Trento, finalizzato alla realizzazione di un programma multi regionale di aiuti alla R&S che fa perno sullo strumento degli Accordi per l’innovazioni “Space Economy”, così come introdotti dal DM del 2 marzo 2018.
Il Programma Mirror GovSatCom ha come obiettivo la realizzazione e messa in operazione di un sistema satellitare innovativo, denominato Ital-GovSatCom, per l’erogazione di servizi di telecomunicazioni con caratteristiche di sicurezza, resilienza ed affidabilità tali da consentirne l’utilizzo per finalità istituzionali, quali ad esempio protezione civile, sicurezza, difesa, aiuto umanitario, Telemedicina, sorveglianza marittima, etc. che sono esattamente gli stessi il cui sviluppo ed utilizzo si intende promuovere con la nascente iniziativa europea denominata, appunto, GovSatCom.
Per garantire la competitività dei servizi offerti, il sistema Ital-GovSatcom sarà basato su un’innovativa piattaforma geostazionaria con propulsione elettrica e caratteristiche di peso e dimensione tali da garantirne la lanciabilità a basso costo, con vettori di tipo VEGA (la tecnologia di lancio tutta italiana di accesso allo spazio).
Lo sviluppo di una piattaforma di piccola taglia, oltre a soddisfare i requisiti posti per il sistema Ital-GovSatCom, darà al nostro Paese la possibilità di inserirsi con un proprio autonomo ruolo nella realizzazione di satelliti modulari e multi uso, competitivi sia in termini di prezzo che di caratteristiche tecniche.
I grandi utenti istituzionali nazionali, saranno coinvolti nel processo di realizzazione del Programma e a loro, in quanto portatori di una domanda pubblica qualificata, sarà richiesto di valutare la qualità dei servizi derivanti dalle attività di ricerca e sviluppo e di esprimersi sulla opportunità di utilizzarli per i propri fini istituzionali, giustificando i conseguenti costi a carico della finanza pubblica, anche in ottica di spending review.