L’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie, l’Istituto scolastico Pirandello, le associazioni dei pescatori, Marevivo e altre associazioni ambientaliste, il 5 giugno si uniscono a Lampedusa per dar voce alla Settimana dello Sviluppo Sostenibile.
Ciascuno di loro chiamato a far la propria parte per suscitare l’attenzione sui grandi temi dell’inquinamento e su come natura e sviluppo possono coniugarsi in un equilibrio di crescita economica e salvaguardia della natura.
Protagonista la bellissima spiaggia lampedusana della Guitgia, che sarà animata da centinaia di studenti che tra lezioni e laboratori a cielo aperto, conosceranno i contenuti delle grandi emergenze ambientali legate al sovra sfruttamento delle risorse naturali.
Lo sport per impegnare i giovani nel sano agonismo!
L’organizzazione ha progettato una gara di recupero di reperti affondati; gli studenti s’immergeranno in mare e con le maschere perlustreranno i fondali limitrofi alla spiaggia, cercando di recuperare delle piccole piastrelle precedentemente sistemate dai promotori dell’iniziativa, e sulle quali sono state riportate le immagini di alcune specie marine, ma anche dei disegni di reperti non naturali.
A fine raccolta sarà effettuata la catalogazione dei “ritrovamenti” e qui con la collaborazione di biologi marini e i pescatori locali che hanno partecipato all’organizzazione dell’iniziativa si darà vita ad un laboratorio sui pesci per parlare di stagionalità delle catture, di taglie consentite, di specie locali e Mediterranee, ma anche di quelle aliene; ed ancora saranno analizzati gli effetti della massiccia presenza della plastica, esistenza invadente che rappresenta la degenerazione del progresso e le imprevedibili conseguenze dei comportamenti umani scorretti e dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti in natura.
Il 5 giugno è anche il giorno in cui ufficialmente riparte la terza annualità di Tartaworld, la campagna di sensibilizzazione sulla difesa delle tartarughe marine Caretta caretta. La campagna promossa dall’Area Marina Protetta delle isole Pelagie, nelle precedenti prime due edizioni ha coinvolto centinaia di portatori d’interesse, dai turisti ai pescatori locali, dagli studenti agli esercenti commerciali e anche tutta la comunità residente, allo scopo di aumentare i recuperi di specie ferite, limitare le catture accidentali e sensibilizzare tutti sui pericoli che rappresentano per le tartarughe marine i sacchetti e gli oggetti di plastica abbandonati in mare. Protagonisti i responsabili dell’Area Marina e i giovani biologi di Marevivo che lungo le spiagge isolane, per le vie del centro, negli hotel, a scuola, nei diving e sulle barche hanno coinvolto tutti in laboratori, proiezioni e seminari informativi. Lampedusa, conosciuta come l’Isola delle tartarughe, abbraccia questa occasione affinchè l’isola possa divenire un punto di riferimento per tutte le iniziative e i programmi di tutela delle tartarughe marine.
La Sicilia nella settimana della sostenibilità sta dando il meglio di sé – afferma Gabio Galluzzo presidente di Marevivo Sicilia, in una successione senza limiti di eventi ed appuntamenti in ogni parte del suo territorio; l’impegno e l’informazione da parti di tanti per dimostrare che la nostra regione è matura per affrontare i grandi temi della crescita economica sostenibile, mettendo a frutto le incredibili risorse che possiede e ridando nuove occasioni di lavoro a tanti giovani che si sono formati nel settore delle scienze ambientali e del turismo naturalistico.