Una Summer School a Minsk e un ciclo di conferenze medico scientifiche per diffondere in Bielorussia la cultura dell’invecchiamento attivo made in Sardinia. Si rafforza il rapporto tra i due paesi sul fronte della longevità.
“Stili di vita salubri, alimentazione corretta, fanno della Sardegna il paradiso della longevità, da far conoscere e prendere a modello”, ha detto Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità, intervenuto oggi nell’aula consiliare del Comune di Cagliari alla presentazione della iniziativa “La collaborazione scientifica Sardo Bielorussa: partnership e prospettive future”, a conclusione delle “Giornate della ricerca scientifica bielorussa in Sardegna”.
A ricevere la delegazione dell’Accademia delle Scienze della Repubblica di Bielorussia sono stati il presidente del Consiglio Comunale, Guido Portoghese, la vice sindaca Luisa Marras, il Console onorario della Repubblica Belarus Giuseppe Carboni, Donatella Petretto delegata della Rettrice, in rappresentanza dell’Universita’ di Cagliari, oltre allo stesso Pili.
“Guardiamo con attenzione alla Sardegna, terra di centenari – ha detto all’ANSA Alexander Kilchevsky, segretario generale scientifico della presidenza di questa prestigiosa istituzione – in particolare siamo interessati a conoscere e diffondere nel nostro paese dove vivono 480 centenari la dieta sardo mediterranea, uno di punti di forza della lunga vita dei sardi”.
Concetto ribadito da Roberto Pili: “In Bielorussia stiamo portando le nostre esperienze e studi scientifici e soprattutto andiamo a perorare la causa della nutrizione consapevole, vero pilastro della salute facendo in modo che possano essere introdotti nell’alimentazione bielorussa sempre più cibi vegetali e soprattutto olio di oliva, ricco di antiossidanti e anche il vino, che quando consumato in maniera misurata ai pasti, specie quello rosso, è fortemente salutare”.
E’ infatti la dieta sarda, con i suoi prodotti tipici e la sua straordinaria biodiversità che ha permesso ad alcune aree dell’Isola di caratterizzarsi per uno stato di buona salute e una longevità con pochi paragoni al mondo. I 470 centenari sardi stanno a dimostrarlo.