E’ iniziato il conto alla rovescia per gli appassionati del cielo: manca solo mese ad un nuovo evento astronomico, mozzafiato, imperdibile. Il 27 luglio 2018 si verificherà l’eclissi totale di Luna, la più lunga del XXI secolo: nella notte fra il 27 e il 28 luglio 2018 la lunghissima eclissi durerà 1 ora e 43 minuti (si ricordi che in precedenza, il 31 gennaio 2018, l’evento era durato “solo” un’ora e 6 minuti). L’intero fenomeno (dall’entrata all’uscita della Luna nell’ombra della Terra, durerà 3 ore e 55 minuti.
Il 27 luglio il cielo notturno sarà illuminato da due “palle di fuoco“: il Pianeta Rosso, trovandosi all’opposizione rispetto al Sole raggiungerà il massimo della visibilità, e sarà affiancato dalla Luna, anch’essa rossa per effetto dell’ombra creata dall’eclissi totale. Due sfere di fuoco, che resteranno ben visibili nel cielo estivo per più di un’ora.
Ecco quindi una panoramica su ciò che ci attende il 27-28 luglio, con tante info utili e curiosità.
Quando osservare l’eclissi? Da quali Paesi è visibile?
L’orbita della Luna attraverserà completamente la zona d’ombra terrestre a causa dell’allineamento con la Terra. Inizialmente, l’oscuramento sarà solo parziale (zona di penombra, eclissi parziale) e questo fenomeno avrà inizio alle 20:24 ora italiana del 27 luglio. Alle 21:30, il satellite entrerà nella zona d’ombra ed avrà inizio l’eclissi totale (l’allineamento è quasi perfetto e l’oscuramento è totale). La massima oscurità si raggiungerà alle 22:22 del 27 luglio. In seguito la Luna uscirà dall’ombra e l’eclissi totale terminerà alle 00:19, lasciando spazio a quella parziale (penombra). L’eclissi parziale finirà alle 01:28.
Riepilogando, gli orari italiani dell’evento sono:
- Primo contatto penombra – 19:14:49
- Primo contatto ombra – 20:24:27
- Inizio totalità – 21:30:15
- Massimo – 22:22:54
- Fine totalità – 23:13:12
- Uscita dall’ombra – 00:19:00
- Uscita dalla Penombra – 01:28:37
Nel caso in cui non fosse possibile osservare direttamente l’evento, su MeteoWeb pubblicheremo le dirette streaming dall’Italia e dal mondo, e tante foto e video per documentare l’evento eccezionale.
Perché questa eclissi è così lunga?
Sarà una “Miniluna” piena
Alle 07:45 del 27 luglio il nostro satellite verrà a trovarsi all’apogeo, cioè alla massima distanza dalla Terra lungo la sua orbita (406.222 km, contro una distanza media di circa 384.400 km. Quattordici ore più tardi sarà piena: si tratterà quindi di una “Miniluna” piena (termine assolutamente non scientifico), e sarà la Luna piena più lontana dell’anno, dal diametro angolare minore del 2018.
La Luna sarà quindi più distante, sembrerà più piccola ed anche più lenta che mai, per un osservatore sulla Terra.
Un altro evento astronomico subito dopo l’eclissi, Marte in “grande opposizione”
Subito dopo l’eclissi di Luna, il 31 luglio, Marte passerà nel punto più vicino alla Terra, raggiunto l’ultima volta nel 2003: il pianeta rosso verrà a trovarsi a 57.6 milioni di km di distanza dal nostro pianeta, e sarà ben visibile ad occhio nudo.
L’apparizione corrente è, dopo quella storica dell’agosto del 2003, la migliore degli ultimi 15 anni: si tratta di una cosiddetta “opposizione perielica“, con il pianeta alla minima distanza dal Sole. Sarà una cosiddetta “grande opposizione“: una preziosissima opportunità per ammirare l’astro.
Ecco le eclissi che si potranno osservare dall’Italia nei prossimi 10 anni
- Eclissi lunare totale – 27 luglio 2018
- Eclissi lunare totale – 21 gennaio 2019
- Eclissi lunare parziale – 16 luglio 2019
- Eclissi solare anulare – 21 giugno 2020
- Eclissi solare anulare – 10 giugno 2021
- Eclissi solare parziale – 25 ottobre 2022
- Eclissi lunare parziale – 23 ottobre 2023
- Eclissi solare parziale – 29 marzo 2025
- Eclissi lunare totale – 7 settembre 2025
- Eclissi solare totale – 12 agosto 2026
- Eclissi lunare parziale – 28 agosto 2026
- Eclissi solare totale – 2 agosto 2027
Cos’è un’eclissi lunare?
Un’eclissi lunare si verifica solo quando la Luna è in fase di plenilunio: un’eclissi lunare totale può verificarsi solo quando il Sole, la Terra e la Luna sono perfettamente allineati (altrimenti quel che ne risulta è un’eclissi parziale o nulla del tutto). Si possono avere perciò vari tipi di eclissi di Luna, a seconda che la Luna entri totalmente (eclissi totale) o parzialmente (eclissi parziale) nel cono d’ombra, totalmente o parzialmente nel cono di penombra (eclissi penombrale).
In genere l’intero evento richiede due ore. Il satellite transita completamente attraverso l’ombra della Terra ed attraversa prima la fase di penombra, poi di ombra e infine, nuovamente la penombra. E’ sicuramente il tipo di eclissi lunare più osservata e la fase più spettacolare è senza dubbio quella centrale.
Le eclissi lunari totali sono qualcosa di eccezionale. Da quando la Luna si è formata, circa 4,5 miliardi di anni fa, si va allontanando dal nostro pianeta (circa 4 centimetri l’anno). La posizione ora è perfetta: la sua distanza dalla Terra è tale che l’ombra di quest’ultima la ricopre completamente, ma delicatamente. Tra miliardi di anni non sarà più così.
Perché la Luna si tingerà di rosso?
Il nostro satellite verrà a trovarsi nel cono d’ombra creato dalla Terra, che si frappone tra il satellite e il Sole: questo allineamento Sole-Terra-Luna dà vita a un’eclissi lunare totale.
Spesso si sente parlare di “Luna rossa“, “Luna di Sangue” (“Blood Moon“) e ciò è dovuto al fatto che il satellite assume una particolare colorazione quando attraversa l’ombra proiettata dal nostro pianeta: ma perché diventa rossa e non viene semplicemente oscurata? Ce lo spiega la NASA: il fenomeno avviene perché l’atmosfera della Terra si estende oltre il pianeta e la luce solare la attraversa, raggiungendo la Luna, e “durante un’eclissi lunare totale, la luce solare che colpisce l’atmosfera viene assorbita e poi irradiata verso l’esterno. La luce blu è la più colpita. Ciò significa che l’atmosfera filtra la maggior parte della luce blu. Quel che rimane e la luce arancione e rossa.”
La luce che attraversa l’atmosfera in seguito raggiunge la Luna e viene riflessa poi verso la Terra. La colorazione può variare dal rosso, all’arancione al dorato: tutto dipende dalla presenza e variazione di acqua e particelle presenti nell’atmosfera, come anche dalla temperatura e umidità di questa.